Tutti i benefici dei datteri: ecco perché è consigliato mangiarli non solo a Natale

Via libera ai datteri, ricchi di tante proprietà nutritive, ma con moderazione. Ecco che cosa dice l'esperto

Tutti i benefici dei datteri: ecco perché è consigliato mangiarli non solo a Natale
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I datteri sono dei frutti dal sapore molto dolce comunissimi nel periodo natalizio. Li troviamo praticamente in tutti i negozi e supermercati. Ciò che forse non sappiamo, è che si tratta di un alimento davvero ricco, e i nutrizionisti incoraggiano a mangiarlo anche al di fuori delle festività, pur con moderazione.

Un frutto dalle origini antiche

Stiamo parlando di un alimento che esiste da tempo immemore. Sembra infatti che le sue origini risalgano ad almeno 5mila anni fa. I datteri sono dei frutti tipici del Medio Oriente e del Nord Africa che, a poco a poco, si sono diffusi in tutto il mondo. La loro dolcezza è caratteristica, così come la loro consistenza carnosa. Nascono da una palma da dattero, la Phoenix dactylifera, e sono in grado di fornire molta energia.

Ad oggi si contano circa 200 varietà con caratteristiche diverse fra loro. La più nota è la specie Medjoul, con frutti grandi, morbidi e dal sapore quasi caramellato. Oppure c'è la Deglet Nour, altrettanto nota.

Ma a interessare non deve essere solo il loro sapore, che fa comunque la sua parte. I datteri riescono a fornire tantissima energia e sono ricchi di minerali. "I datteri secchi forniscono circa 282 kcal per 100 grammi. Sono costituiti dal 50-70% di zuccheri (carboidrati), 20-30% di acqua, 2,5% di proteine e 0,60% di grassi. Sono anche ricchi di fibre e quindi utili per favorire il transito intestinale. Tra i minerali principali contengono: potassio, magnesio, calcio, fosforo e ferro, oltre ad un modesto quantitativo di vitamine del gruppo B", ha spiegato alla Gazzetta la nutrizionista Greta Magri.

Quanti e come consumarli

I datteri dovrebbero essere mangiati a prescindere dal Natale, ma con moderazione. La quantità giusta, infatti, è di 2-3 datteri, per un totale di 30 grammi. Questo è sufficiente a soddisfare il fabbisogno calorico. Si possono mangiare sia secchi che freschi, dipende dai gusti. Quelli secchi sono più scuri e grinzosi, ed hanno una forma irregolare. I frutti freschi, invece, sono perfettamente cilindrici ed hanno un colore che va dal giallo al rosso. Si può scegliere in assoluta tranquillità, perché sono entrambi ricchi di nutrienti.

"Rappresentano entrambi ottime fonti energetiche.

Per uno spuntino leggero o in un regime ipocalorico si può optare per i freschi; in casi di richieste di energia rapida, ad esempio prima di un allenamento, o per essere utilizzati come dolcificante naturale, quelli secchi sono da preferire", ha dichiarato la nutrizionista.

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