Tutti i segreti dell'uovo sodo: ecco come si prepara e perché fa bene alla salute

Alcuni test effettuati da un gruppo di ricercatori del Cnr di Pozzuoli e dell'università Federico II di Napoli hanno fatto chiarezza su uno degli alimenti più consciuti

Tutti i segreti dell'uovo sodo: ecco come si prepara e perché fa bene alla salute
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Si tratta di uno degli alimenti più conosciuti sulle tavole degli italiani, e non solo: stiamo parlando dell'uovo sodo. Noto e consumato in tutto il mondo, l'uovo bollito si è dimostrato molto versatile in cucina, e di semplicissima preparazione. Per prepararlo, infatti, non c'è bisogno di particolari strumenti, serve solo un pentolino, dell'acqua e la materia prima. Nulla di più facile. Basterà davvero solo questo?

Un team di ricercatori ha tentato di dare una risposta chiara, andando a esaminare l'alimento in questione. La domanda che sorge a tutti infatti è: esiste l'uovo sodo perfetto che unisca in sé sia il miglior livello di cottura che il mantenimento dei suoi valori nutrizionali? Come facciamo a essere sicuri che i nutrienti contenuti non sia andati persi? A dare una risposta sono stati gli scienziati del Cnr di Pozzuoli e dell'università Federico II di Napoli. I ricercatori hanno effettuato una serie di test finalizzati proprio a conoscere i segreti dell'uovo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Communications Engineering.

Il miglior metodo di cottura, fanno sapere gli esperti, è quella "periodica", o "periodic cooking". A quanto pare l'allume arriva a solidificare intorno agli 85°C, mentre per il tuorlo bastano 65°C per raggiungere la giusta cottura. Questa disparità fra cotture determina, a volte, una preparazione non ottimale, cosa che porta ad una eccessiva cottura del tuorlo.

I ricercatori dell'Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali (Ipcb) del Cnr di Pozzuoli, uniti agli scienziati della Federico II di Napoli, hanno messo a punto un modello matematico che permette di arrivare alla cottura perfetta. Si tratta però di una procedura più lunga rispetto al solito tempo che siamo soliti impiegare. In sostanza, l'uovo andrebbe immerso in acqua bollente (100°C) per due minuti. A seguire deve esserci un'immersione in acqua a 30°C per altri due minuti, e poi ripartire, per un totale di 8 volte in 32 minuti.

Insomma, un metodo non molto pratico, ma che assicura una cottura perfetta oltre al mantenimento dei nutrienti. La conservazione dei nutrienti è garantita: secondo lo studio, infatti, il tuorlo delle uova cotte in questo modo contiene molti più polifenoli.

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