![Bombardieri B-1 Usa in volo, ira di Pechino: alta tensione nell'Indo-Pacifico](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2022/12/16/1671198533-ilgiornale2-20221216143811935.jpg?_=1671198533)
Sono giorni di fuoco nei mari e nei cieli dell'Asia. Nell'intera regione sono infatti in fase di svolgimento, o sono appena terminate, varie esercitazioni militari che hanno visto la partecipazione di Paesi tra loro rivali. La situazione più calda coincide con il Mar Cinese Meridionale, dove aerei statunitensi e filippini hanno organizzato un pattugliamento e un addestramento congiunti – il primo da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca - nei pressi di Scarborough Shoal, un atollo conteso tra Pechino e Manila. Il portavoce dell'aeronautica filippina, Maria Consuelo Castillo, ha spiegato che le operazioni, che prevedevano anche manovre su come intercettare un aereo nemico, hanno visto la partecipazione di due bombardieri B-1 degli Usa e tre caccia FA-50 delle Filippine. Non solo: la Settima Flotta degli Stati Uniti con base in Giappone, insieme ad Australia, Giappone e Filippine, ha fatto sapere di aver condotto una "attività di cooperazione marittima multilaterale" all'interno della Zona economica esclusiva filippina.
Esercitazioni a raffica: cosa succede nell'Indo-Pacifico
Partiamo con le manovre bilaterali aeree tra Stati Uniti e Filippine. "Le esercitazioni si sono concentrate sul miglioramento del coordinamento operativo, sul miglioramento della consapevolezza del dominio aereo e sul rafforzamento delle capacità di impiego in combattimento agile tra le due forze aeree", ha sottolineato l'aeronautica militare filippina. Risultato: la Cina si è irritata per gli schieramenti statunitensi nella regione e nei territori contesi, affermando che la presenza di Washington mette a repentaglio la sicurezza regionale. Dal canto loro gli Usa hanno più volte ripetuto di essere tenuti a difendere le Filippine, il loro più antico alleato in Asia, nel caso in cui le forze armate di Manila dovessero subire un attacco armato nel Mar Cinese Meridionale.
Sempre nelle Filippine, come detto, sono andate in scena anche esercitazioni marittime congiunte. Il loro scopo? "Rafforzano l'interoperabilità delle nostre dottrine, tattiche, tecniche e procedure di difesa/forze armate", ha fatto sapere la flotta statunitense in un comunicato stampa. Le manovre si sono svolte nella zona economica esclusiva di Manila, anche se non sono state diffuse informazioni in merito all'esatta area interessata. E non è finita qui, perché ulteriori esercitazioni con la partecipazione di Stati Uniti, Giappone e Francia sono previste per la fine di questa settimana nel Mar delle Filippine. Questa manovra "è progettata per promuovere il coordinamento e la cooperazione tra le forze marittime francesi, giapponesi e statunitensi, dimostrando allo stesso tempo capacità in operazioni multi-dominio", ha aggiunto Washington.
Le mosse degli Usa e la risposta di Pechino
Il quotidiano giapponese Asahi Shimbun ha scritto che parteciperanno alle esercitazioni la portaerei statunitense Carl Vinson, la portaerei francese Charles De Gaulle e il cacciatorpediniere multifunzionale giapponese di classe Izumo Kaga, insieme alle loro scorte e ai loro stormi aerei. Il comandante del Carrier Strike Group, il contrammiraglio Jacques Mallard, ha dichiarato che la partecipazione della Francia è particolarmente significativa a causa della distanza dalla sua base, a 6.000 chilometri di distanza, a Tolosa.
Nel frattempo, Tian Junli, portavoce del Comando del teatro meridionale della Cina, ha accusato le Filippine di "collusione con Paesi esteri per organizzare 'cosiddette pattuglie congiunte'", che, a suo dire, "destabilizzano la regione".
Tian ha aggiunto che le azioni delle Filippine sono "un tentativo di sostenere le sue rivendicazioni illegali" nel Mar Cinese Meridionale e di "minare i diritti e gli interessi marittimi della Cina". Pechino è particolarmente irritata per le "operazioni di libertà di navigazione" degli Stati Uniti nell'intera regione. Operazioni che vedono le navi della Marina navigare vicino alle zone marittime cinesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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