Bombardieri Usa atterrano alla frontiera Nato: il segnale forte contro la Russia

I due bombardieri sono stati intercettati dall'Aeronautica russa sul Mare di Barants ma hanno proseguito nel loro tragitto senza cambiare rotta. Cosa c'è dietro le mosse dei velivoli Usa

Bombardieri Usa atterrano alla frontiera Nato: il segnale forte contro la Russia
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Nelle ultime ore due bombardieri strategici a lungo raggio degli Stati Uniti B-52H Stratofortress hanno sorvolato per la prima volta uno dei nuovi membri della Nato, la Finlandia, per poi atterrare in Romania, presso la base aerea Mihail Kogalniceanu, anche qui una prima volta assoluta. L'intero viaggio faceva parte della Bomber Task Force, una missione strategica intrapresa dall'Air Force Global Strike Command (AFGSC) dell'Aeronautica Militare degli Stati Uniti (USAF) che comprende varie esercitazioni e attività militari separate, sotto più comandi, con alleati e partner in tutto il mondo. Durante il passaggio sul Paese nordico i due velivoli sono stati intercettati dall'Aeronautica russa sul Mare di Barants ma hanno proseguito nel loro tragitto senza cambiare rotta.

I bombardieri Usa in Europa e l'intercettazione russa

I due B-52H dell'Aeronautica militare statunitense in questione sono assegnati al 2nd Bomb Wing della base aerea di Barksdale, Louisiana. Da qui sono partiti per arrivare ​​alla base aerea Mihail Kogalniceanu, Romania, per la Bomber Task Force 24-4, in calendario il 21 luglio. Mentre i due bombardieri volavano nello spazio aereo internazionale e in conformità con il diritto internazionale, sarebbero stati intercettati da due aerei russi sul Mare di Barents, alle 8 di mattina circa. A quel punto gli aerei statunitensi non hanno cambiato rotta, ma anzi hanno continuato lungo il loro piano di volo programmato senza incidenti. I B-52 di hanno quindi completato la loro missione pianificata, che includeva l'integrazione agli aerei da caccia della Nato e l'atterraggio alla base romena di Mihail Kogalniceanu.

Durante il loro dispiegamento in Romania, i B-52 opereranno nei pressi della costa del Mar Nero, e si "integreranno" con gli alleati della Nato e altri partner internazionali per sincronizzare le capacità miltiari e garantire gli impegni di sicurezza nell'intera area di responsabilità del Comando europeo degli Stati Uniti. È la prima volta che un bombardiere strategico statunitense opera dalla Romania.

"Nell'ambiente globale odierno, è fondamentale che siamo in grado di fornire una gamma di capacità sostenibili da grandi distanze. Questa iterazione della Bomber Task Force offre un'eccellente opportunità per perfezionare le nostre tattiche, tecniche e procedure di impiego di combattimento agile", ha affermato il generale James Hecker, comandante USAFE-AFAFRICA. "Attraverso sforzi collaborativi con i nostri alleati, gli Stati Uniti consentono alle nostre forze di combattere le minacce attuali e future", ha quindi aggiunto.

Le caratteristiche del B-52H

L'aereo in questione, il B-52H, è tra i tre bombardieri operativi e uno dei due bombardieri nucleari in servizio presso l' US Air Force. Ha un'autonomia senza rifornimento di 8.800 miglia ed è in grado di sganciare 70.000 libbre di munizioni nucleari o convenzionali, tra cui bombe e missili. Il primo modello del bombardiere citato, il B-52A, volò per la prima volta nel 1954 e l'ultimo modello, un B-52H, fu consegnato nel 1962. Fu impiegato in combattimento in Vietnam, Iraq, Afghanistan e Siria. Negli ultimi anni, è stato spesso impiegato per missioni della Bomber Task Force nell'Indo-Pacifico e in Europa.

I velivoli sono stati intercettati da due caccia russi sopra il Mare di Barents e "respinti", secondo quanto affermato dal ministero della Difesa russo. L'Aeronautica militare statunitense ha confermato l'intercettazione, ma ha sottolineato che i suoi bombardieri stavano volando nello spazio aereo internazionale e "non hanno cambiato rotta a causa dell'intercettazione e hanno continuato secondo il piano di volo previsto senza incidenti".

Nel frattempo, l'esercito finlandese ha dichiarato che il B-52H ha volato

nello spazio aereo del Paese nordico come parte di attività di addestramento. I due bombardieri Usa sono stati supportati dagli aerei da rifornimento in volo dell'US Air Force: due KC-135 Stratotanker e un KC-46 Pegasus.

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