Un caccia di quinta generazione: il re dei cieli che sfida la Cina

L’India sta lavorando al suo Advanced Medium Combat Aircraft (AMCA) di quinta generazione ma il caccia è in ritardo e Pechino ha già sfornato i suoi jolly

Un caccia di quinta generazione: il re dei cieli che sfida la Cina
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La sfida ad "alta quota" a distanza è iniziata. L'India sta lavorando al suo Advanced Medium Combat Aircraft (AMCA) di quinta generazione, un jet avanzato che, una volta pronto, dovrebbe preoccupare l’aeronautica cinese. C’è però un problema di tempistica: quando sarà pronto il jolly di Delhi? Nonostante abbia ricevuto l'approvazione dal Comitato di Gabinetto per la Sicurezza (CCS), l'AMCA è ancora lontano dalla realtà. Il programma, guidato dall'Aeronautical Development Agency (ADA) in collaborazione con Hindustan Aeronautics Limited (HAL), è stato travolto da molteplici ritardi. Il primo volo del caccia indiano è previsto per il 2026, ma il mezzo entrerà probabilmente in servizio all’inizio del 2030. L’India nel frattempo deve guardarsi dalle mosse di Pechino, che ha appena fatto notizia con il volo del suo jet da combattimento di sesta generazione

Il caccia indiano di nuova generazione

Questo netto contrasto nelle tempistiche di sviluppo tra i due velivoli, nonché nel presumibile gap tecnico, ha sollevato serie preoccupazioni sulla posizione dell'India nella corsa alla difesa globale. Delhi, scrivono i media indiani, sta affrontando una sfida significativa nello sviluppo delle sue capacità di caccia di quinta generazione nel contesto dei rapidi progressi della Cina verso gli aerei di sesta generazione. “Questa situazione richiede una rivalutazione della strategia di difesa dell'India per mantenere la superiorità aerea tra le minacce regionali in evoluzione”, ha sottolineato il Financial Express.

L'AMCA dovrebbe utilizzare il motore GE-414, che sarà condiviso con il caccia Tejas Mk2, ma la scelta finale del modello per la versione di produzione potrebbe essere diversa, complicando ulteriormente le tempistiche. Come se non bastasse, il bilancio della difesa di Delhi fatica a soddisfare la domanda di tecnologia all'avanguardia, visto che il Paese dipende ancora fortemente da piattaforme più vecchie come il Su-30MKI e il MiG-29 (non a caso il governo indiano sta cercando di acquisire qualcosa di più recente come il Rafale francese). Insomma, almeno nel confronto con la Cina, la mancanza di una produzione di caccia stabile e affidabile ha lasciato l'India vulnerabile ai ritardi nei programmi di difesa chiave.

I ritardi di Delhi e le mosse cinesi

L'AMCA mira a introdurre funzionalità avanzate come la furtività, la capacità di supercrociera e l'avionica migliorata, come detto, con un prototipo previsto entro il 2026 e l'induzione operativa prevista per gli anni 2030. Tuttavia, il programma deve affrontare sfide critiche, in particolare nei sistemi di propulsione e nella tecnologia stealth, che potrebbero ritardare ancora il suo completamento. Nell’attesa Delhi sta considerando di acquisire il Sukhoi Su-57 della Russia come soluzione temporanea. Il Su-57 ha subito miglioramenti significativi ed è ora operativo, fornendo all'India una piattaforma di quinta generazione che potrebbe aiutare a colmare il divario fino a quando l'AMCA non sarà pronta.

Il punto è che gli sviluppi dell'aviazione militare cinese stanno avanzando rapidamente, in particolare con i nuovi caccia di sesta generazione, come il Chengdu J-20 e il J-36 recentemente svelato. Questi aerei incorporano tecnologie all'avanguardia tra cui funzionalità stealth avanzate, intelligenza artificiale per operazioni autonome, capacità ipersoniche e potenziale integrazione con armi a energia diretta. I recenti voli di successo di questi jet sottolineano l'impegno della Cina a raggiungere la superiorità tecnologica rispetto ai suoi rivali, tra cui India e Stati Uniti.

Il J-36, in particolare, è progettato per missioni a lungo raggio e sopravvivenza sul campo di battaglia, ponendo una sfida

diretta alla strategia di difesa aerea indiana. Inoltre, l'attenzione della Cina sull'integrazione di questi aerei in una più ampia strategia di guerra incentrata sulla rete complica ancora di più la posizione dell'India.

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