L'Italia muove una nave da guerra contro gli Houthi: cosa può fare il Caio Duilio

Inviato il cacciatorpediniere "Caio Duilio" della classe Orizzonte per la missione Aspides dell'Ue nel Mar Rosso. Ecco le sue caratteristiche

L'Italia muove una nave da guerra contro gli Houthi: cosa può fare il Caio Duilio
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La guerra al traffico commerciale marittimo scatenata dagli Houthi nel Mar Rosso ha messo in moto l'Unione europea, che dopo gli Stati Uniti ha deciso di avviare una missione per la protezione del naviglio in transito lungo quella vitale rotta: la missione Aspides. Come sappiamo l'Italia avrà il comando tattico di Aspides, che si profila come un'operazione aeronavale, pertanto Roma ha deciso di contribuire inviando anche il cacciatorpediniere lanciamissili “Caio Duilio” (D 554) della classe Orizzonte o Andrea Doria.

La Marina Militare Italiana dispone di due di queste unità: oltre al “Duilio” c'è in servizio il “Doria”, che sono attrezzate per fungere da nave comando per operazioni di questo tipo. I due Orizzonte sono lunghi quasi 142 metri per 20,3 metri di larghezza e un dislocamento di circa 7mila tonnellate a pieno carico.

Tutte le unità, comprese quelle francesi trattandosi di un programma italo-franco-britannico (poi il Regno Unito ne uscì), sono state costruite tra il 2002 e il 2007 e il “Duilio”, in particolare, è entrato in linea con la Marina Militare nel 2009.

L'impianto propulsivo delle navi è di tipo Codog (Combination of Diesel or Gas) capace di erogare una potenza combinata di più di 33mila cavalli (27 da turbina e 5 da diesel) e in grado di spingere le unità a una velocità di circa 29 nodi. L'autonomia (stimata) è di 11mila chilometri a 18 nodi che diventano 6400 a 25 nodi.

L'armamento è composto da 3 cannoni OtoBreda 76/62 “Super Rapido”, 2 mitragliere OtoBreda da 25 millimetri, dal sistema missilistico Paams (6 sistemi di lancio verticale a 8 celle ciascuno tipo Sylver A50) per missili Aster 15 e Aster 30, 8 missili S/S, 2 lanciarazzi Sclar-H infine 2 lanciasiluri binati Eurotorp MU-90. Gli Orizzonte italiani sono in grado di operare con un elicottero tipo EH-101 o NH-90 in funzione Asw (Anti Submarine Warfere) o Asuw (Anti Surface Warfare).

Come riporta il sito della Marina Militare, una delle caratteristiche di rilievo è la cura posta nel rendere la nave quanto più “invisibile” ai radar, dando allo scafo ed alle sovrastrutture le forme consigliate dalla tecnologia “stealth”, cercando anche di accrescere al massimo la qualità di tenuta al mare, condizione considerata essenziale per garantire il massimo grado di operatività e di comfort anche in condizioni meteo avverse. Oltre alla segnatura radar sono state ridotte sia quella acustica, operando una appropriata scelta di macchinari e controllando fin dalla fase di progetto l’intensità del rumore irradiato, che quella dell’infrarosso (Ir) con l’abbassamento della temperatura agli scarichi dell’apparato motore.

Un altro campo al quale è stata riservata particolare cura è quello della sicurezza: i macchinari sono protetti da urti e vibrazioni con un adeguato dimensionamento delle strutture di sostegno e l’impiego di supporti elastici e ad assorbimento di vibrazioni; i locali operativi, all’interno delle sovrastrutture, sono protetti da un’intercapedine di protezione balistica; la difesa Nbc (Nucleare Batteriologica Chimica) è assicurata da una circolazione di aria filtrata in caso di attraversamento di nube radioattiva, mentre la difesa passiva è assicurata da sistemi antincendio di varia natura.

Il sistema di comando e controllo (C2) ed il radar multifunzionale 3D Empar Spy-790 sviluppato e prodotto da Selex Sistemi Integrati (oggi Leonardo), unitamente al radar per la scoperta aerea lontana (LRR - Long Range Radar) 3D BAE Systems/Thales S1850M, assicureranno la difesa delle unità navali in transito in quelle acque turbolente contro minacce missilistiche ed aeree in coordinamento con gli altri assetti presenti in loco grazie ai sistemi di bordo che utilizzano connessioni data link (11 e 16) e satellitari di Leonardo.

L'equipaggio del “Duilio” è

composto da 24 ufficiali, 53 sottufficiali, 33 sergenti e 79 comuni per un totale di 189 uomini, a cui possono aggiungersi 13 del gruppo elicotteri, 20 del “comando complesso” e 8 fanti di marina del Battaglione San Marco.

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