Lo hanno definito la "Madre di tutti i droni" perché è in grado di trasportare velivoli senza pilota più piccoli all'interno della sua pancia. In occasione dell'Airshow China 2024, la Cina ha presentato per la prima volta il drone pesante Jetank, un drone gigantesco capace di portare, oltre a missili e bombe, anche altri droni. Il nuovo jolly militare, esposto della Aviation Industry Corporation of China (AVIC), ha un peso massimo al decollo di 16 tonnellate, una capacità di carico utile massima di sei e un'apertura alare di 25 metri. Queste e altre sue caratteristiche lo rendono uno strumento altamente interessante.
Un drone che trasporta altri droni
Il quotidiano cinese Global Times ha scritto che questa piattaforma senza pilota di nuova generazione ha otto punti di attacco e può cambiare i moduli di missione utilizzando diversi carichi utili modulari. Durante la mostra, il drone era equipaggiato con un sistema radar e un pod elettro-ottico. Da quanto spiegato, può essere collegato al satellite e fornire uno spaccato della situazione sul campo di battaglia e capacità di controllo remoto.
A differenza di altri droni armati, il Jetank ha un motore a reazione sul retro al posto delle eliche che gli conferisce una spinta più forte. Nel corso dell'esibizione, era armato con diversi carichi utili, tra cui bombe a guida laser, bombe plananti, missili antinave e missili aria-aria. L'ampia gamma di armi trasportate da questo Uav è paragonabile a quella dei moderni jet da combattimento e bombardieri.
Ma quello che rende Jetank temibile è il suo modulo alveare di isomerismo. In parole più semplici, il drone pesante può trasportare droni più piccoli che possono agire come uno sciame ed eseguire diverse missioni. Detto altrimenti, un paio di Jetank in una formazione che trasportano droni sciame più piccoli possono scatenare il caos sull'avversario. Dotati della più recente tecnologia AI, i droni sciame possono svolgere vari ruoli come ricognizione, attacchi, comunicazioni e guerra elettronica.
L'opa del Dragone sui droni
Come ha fatto notare il sito Eurasiantimes, il dominio della Cina sul mercato dei droni è stato ampiamente dimostrato durante l'Airshow di Zhuhai. Pechino ha infatti presentato i nuovi membri della famiglia di droni CH, tra cui il CH-9, un drone da ricognizione armato di grandi dimensioni, e il CH-7, l'ultima versione aggiornata del drone stealth di allerta precoce. Erano esposti anche un altro uav low-cost, il CH-3D, e un drone cargo, il CH-YH1000. Il CH-9, l'ultimo arrivato nella serie di droni da ricognizione armati CH, ha un'autonomia di 11.500 chilometri e può decollare con un peso di 5.000 chilogrammi. Può volare per 40 ore svolgendo attività di sorveglianza.
Anche il CH-7, un rivale dell'RQ-180 made in Usa, è finito sotto i riflettori. Si tratta di un drone stealth avanzato per missioni di allerta precoce e guerra elettronica. Può monitorare furtivamente le zone di combattimento e fungere da "occhi" per altre unità di combattimento, guidandole verso gli obiettivi. La Cina, dunque, si sta rapidamente trasformando da grande produttrice di Uav a produttrice di Uav di qualità. Basti pensare che l'azienda cinese DJI domina la produzione globale di droni, controllando il 72,3% della quota di mercato mondiale.
Mentre gli Stati Uniti hanno un vantaggio nella creazione di velivoli senza pilota grandi e complessi come l'MQ-9 Reaper e l'RQ-4 Global Hawk, il Dragone è leader nei droni piccoli, affidabili ed economici di livello consumer. Almeno per il momento...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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