Scatta l'operazione AsterX: il piano Nato per la guerra spaziale

L’incontro annuale ha lo scopo di incoraggiare il coordinamento tra i partecipanti per risolvere scenari fittizi di guerra spaziale. Così i membri della Nato intendono prepararsi ad ogni possibile minaccia futura

Scatta l'operazione AsterX: il piano Nato per la guerra spaziale
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In Francia è iniziata l'esercitazione di difesa spaziale AsterX 24, giunta alla sua quarta edizione. L’incontro annuale, che si protrarrà per due settimane, ha lo scopo di incoraggiare il coordinamento tra i partecipanti per risolvere scenari fittizi di guerra spaziale - come eventuali attacchi ai satelliti per le comunicazioni – al fine di sviluppare capacità e comprensione per affrontare possibili minacce future. Per la prima volta l'evento ha incluso Paesi "extra Occidentali". Tra i presenti troviamo infatti, oltre alla Francia, Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Belgio, Austria, Polonia, Romania, Regno Unito, Stati Uniti, Canada, ma anche Emirati Arabi Uniti, Australia, Giappone e Corea del Sud. Figurano anche i rappresentanti del centro di difesa informatica della Nato, il produttore di missili MBDA, quello aerospaziale ArianeGroup e altre aziende europee.

L'esercitazione AsterX

Secondo quanto affermato da Parigi, l’esercitazione coprirà una gamma completa di guerre spaziali in uno scenario geopolitico immaginario basato sulle minacce attuali e future. In un primo momento la partecipazione ad AsterX era limitata agli Stati Uniti e alle nazioni europee. Il Giappone – o meglio le forze di autodifesa giapponesi (SDF) - ha assunto lo status di osservatore a partire dal 2022, mentre quest'anno due membri delle SDF prenderanno parte all'evento.

Nell’esercitazione dello scorso anno, Mercure, un ipotetico avversario orientale con potenti capacità spaziali, minacciava il suo vicino immaginario Arnland. Lo scenario prevedeva un aumento delle tensioni tra Mercure e le forze multinazionali che sostenevano l'Arnland. Questi giochi di guerra riflettono i reali timori occidentali riguardo alla minaccia di attacchi informatici russi (e non solo). Il presente è infatti contrassegnato da nuovi sviluppi nella corsa allo spazio a livello globale. Cina e India hanno recentemente ampliato le proprie reti satellitari, mentre il citato Giappone, la Corea del Sud e la Corea del Nord hanno aumentato la sorveglianza satellitare alla luce delle crescenti tensioni nella penisola coreana.

I timori della Nato

A quanto pare il nemico pubblico numero uno della Nato resta Mosca. "La Russia ci prende di mira con azioni ibride, attraverso disinformazione, attacchi informatici e interferenze politiche, con l'obiettivo di seminare divisione nelle nostre società democratiche", hanno affermato in una dichiarazione il mese scorso i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Polonia.

In ogni caso, AsterX dovrebbe portare verso una maggiore inclusione del Giappone e della Corea negli sforzi della Nato volti a rafforzare le difese informatiche del blocco filo occidentale. Russia e Cina sono infatti percepite come avversarie comuni in questo nuovo stile di guerra, e i leader atlantici cercheranno di approfondire la cooperazione con i loro partner del continente asiatico per continuare a contrastarne l’influenza dell'asse Mosca-Pechino.

In particolare, mentre la partecipazione ad AsterX fa parte degli sforzi del Giappone per aumentare la partnership spaziale con altri Paesi in chiave principalmente anti cinese e anti nordcoreana. Ricordiamo che le forze di autodifesa giapponesi hanno istituito un gruppo per le operazioni spaziali nel marzo 2022 per monitorare i satelliti e i detriti spaziali.

Nel giugno dello scorso anno, il governo nipponico ha invece presentato la sua prima iniziativa per la sicurezza spaziale che "stabilisce obiettivi e approcci alla sicurezza spaziale" per il prossimo decennio.

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