"Ogni marine sarà un pilota di droni". La strategia Usa per la guerra del futuro

Il corpo dei marine statunitense ha dato il via ad un programma per inserire i droni kamikaze portatili nell'equipaggiamento dei soldati, con l'obiettivo di aumentare la portata della loro letalità

"Ogni marine sarà un pilota di droni". La strategia Usa per la guerra del futuro
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“Ogni marine è un fuciliere”. Questo è stato fino ad ora uno dei mantra dell’USMC (United States Marine Corps), che però sembra destinato a cambiare nel prossimo futuro. La guerra in Ucraina, come ricordato tante volte, ha reso evidente alle forze armate di tutto il mondo l’efficacia dei droni, in particolare quelli kamikaze con visuale in prima persona (droni Fpv). Per questo motivo, uno dei corpi più famosi dell’esercito statunitense vuole cambiare la sua dottrina di base.

“Ogni marine è un pilota di droni” è la nuova strada che l’USMC vuole iniziare a percorrere, per permettere ai propri soldati di mantenere la loro efficacia nei possibili scenari di combattimento dei prossimi anni e aumentare la portata delle loro azioni. “L’idea ora è che un marine, utilizzando un’arma di precisione, sia in grado di eliminare un nemico a una distanza di 500 metri”, ha spiegato il generale Benjamin Watson, direttore del Tecom (Marine corps training and education command). “E questo è giusto e ancora importante per mantenere un alto livello di capacità di combattimento. Ma ora, se si utilizza la tecnologia, lo stesso marine può essere altrettanto letale a una distanza di 15-20 chilometri”.

Già ad inizio anno, come riportato da The War Zone, l’USMC aveva annunciato la creazione della squadra di droni d’attacco del corpo dei marine (Macdat) nella base di Quantico, in Virginia, per rispondere “alla rapida proliferazione di droni armati con visuale in prima persona negli scenari di conflitto moderni, in particolare nell’Est Europa”. Gli obiettivi dichiarati del Macdat sono tre: sviluppo e miglioramento dell’addestramento per i marine con droni Fpv; rendere note le informazioni necessarie per garantire il rapido schieramento sul campo dei velivoli senza pilota ad alta tecnologia; aumentare la letalità del singolo soldato o della singola unità attraverso istruzioni dirette durante l’addestramento.

Attualmente, l’USMC sta acquistando diversi modelli di droni kamikaze, alcuni abbastanza piccoli da poter essere trasportati da un singolo soldato e altri destinati a essere lanciati da veicoli o piccole

imbarcazioni. Un esempio di questi dispositivi è il DefendTex Drone 40, grande appena quanto una granata, che potrebbe essere utilizzato come una vera e propria bomba a mano guidata dalla distanza.

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