Nei giorni in cui la tensione tra Cina e Taiwan è alle stelle sul web si è diffusa a macchia d'olio la notizia di un presunto piano missilistico che Taipei sarebbe pronto ad attuare nel caso in cui Pechino dovesse lanciare un'offensiva volta a riconquistare l'isola. Di fronte ad un fantomatico worst case scenario, secondo voci non confermate, le forze armate taiwanesi farebbero di tutto per colpire la diga delle Tre Gole, un'infrastruttura strategica situata nei pressi di alcuni tra i principali centri abitati della Repubblica Popolare Cinese. Una diga che, una volta distrutta, provocherebbe un grave disastro. Al netto delle indiscrezioni, il messaggio che l'opinione pubblica di Taiwan sta cercando di far passare è chiaro: la “provincia ribelle” potrebbe non essere così indifesa come molti – cinesi compresi – potrebbero pensare.
L'obiettivo nel mirino di Taiwan
A Taiwan, insomma, si starebbero prendendo lezioni di tiro per la prima volta nella loro storia. Gordon G. Chang ha scritto in un report per il Gatestone Institute che Taipei avrebbe la capacità di uccidere "decine di milioni" di cinesi se provocata. Nello specifico, Chang sostiene che il fulcro di questa minaccia – poter colpire la Cina sul proprio territorio – coinciderebbe con il missile da crociera Yun Feng e con la sua capacità di colpire obiettivi strategici. "Anche se la sua portata non è mai stata confermata pubblicamente, gli analisti ritengono che possa percorrere 2000 chilometri e raggiungere sia la capitale cinese (Pechino ndr) che la diga delle Tre Gole, la più grande struttura di controllo delle inondazioni del mondo", ha sottolineato lo stesso Chang.
Insomma, il missile da crociera supersonico Yung Feng, così come il missile da crociera HF-2E e il missile balistico Ba Dan farebbero parte dei progetti missilistici a lungo raggio di Taiwan. Progetti che sarebbero stati avviati per spostare l'equilibrio militare nello Stretto di Taiwan a favore dell'isola per prevenire una potenziale invasione da parte del Dragone. La diga delle Tre Gole, situata nella Cina centrale, è stata considerata un obiettivo da centrare in vista di un fantomatico contrattacco da concretizzare di fronte ad un'eventuale offensiva cinese.
L'importanza della diga delle Tre Gole
La diga in questione crea un bacino di 39,3 miliardi di metri cubi d'acqua sul fiume Yangtze ed è sostanzialmente a monte di circa 400 milioni di persone. "Quasi il 30% della popolazione cinese corre quindi il rischio di un potenziale cedimento catastrofico della struttura causato da un attacco missilistico. Ciò significa che Taiwan possiede un’arma convenzionale che racchiude la potenza di un’arma nucleare", ha proseguito Chang.
Oltre a colpire direttamente decine di milioni di cittadini, questo attacco distruggerebbe completamente la base industriale del basso Yangtze, i suoi centri commerciali e i 2/3 della produzione di riso della Cina. Infine, il disintegramento della diga delle Tre Gole potrebbe portare alla distruzione del 90% della Divisione aviotrasportata dell'esercito cinese con sede nella città di Xiaogan.
Certo: è probabile che l'attuazione di questo piano possa provocare una risposta nucleare da parte della Cina che porterebbe alla completa distruzione di Taiwan. Pertanto, è improbabile che le autorità di Taipei “sognino” l'attuazione di un simile programma. Anche se questo potrebbe comunque avere la sua utilità impiegandolo come semplice deterrente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.