Inviare truppe europee in Ucraina per mitigare gli effetti militari di un'eventuale disimpegno statunitense che potrebbe materializzarsi con la nuova presidenza di Donald Trump. Nei corridoi delle principali cancellerie del Vecchio Continente si è riaperto lo scottante dossier dei soldati da spedire al fronte per sostenere Kiev nella guerra contro la Russia. Francia e Regno Unito, per esempio, non escluderebbero di poter guidare una coalizione. Anzi: sarebbero in prima linea nel non voler abbandonare Volodymyr Zelensky. E così, proprio mentre il conflitto ucraino sta entrando in una nuova fase di escalation, sono riprese queste discussioni – la maggior parte delle quali classificate e riservate – alla luce di un potenziale ritiro Usa dal sostegno all'Ucraina una volta che Trump entrerà in carica il prossimo 20 gennaio.
Le discussioni sull'invio di soldati europei in Ucraina
Secondo quanto riportato da Le Monde, il dibattito sull'invio di truppe in Ucraina, avviato peraltro dal presidente francese Emmanuel Macron, nel corso di un incontro tra gli alleati di Kiev lo scorso febbraio, è stato fortemente osteggiato da alcuni Paesi europei, in testa la Germania. Tuttavia, è stato rilanciato nelle ultime settimane in seguito alla visita in Francia del primo ministro britannico, Keir Starmer, per le commemorazioni dell'11 novembre. "Sono in corso discussioni tra Regno Unito e Francia sulla cooperazione in materia di difesa, in particolare al fine di creare un nucleo duro di alleati in Europa, focalizzato sull'Ucraina e sulla sicurezza europea più ampia", ha spiegato una fonte militare britannica al quotidiano francese.
Questi commenti sono in linea con quelli rilasciati dal ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, in una visita a Londra il 22 novembre. In un'intervista alla Bbc invitava gli alleati occidentali a "non stabilire e non esprimere linee rosse" nel loro sostegno all'Ucraina. Quando gli era stata chiesta la possibilità di inviare truppe francesi sul campo, Barrot dichiarava: "Non scartiamo nessuna opzione". Il ministero delle Forze Armate francese e l'Eliseo non hanno ancora dato il via libera allo spiegamento di truppe convenzionali né di contractor privati, ma da diversi mesi proposte del genere sarebbero sul tavolo.
Che cosa potrebbe succedere
Una di queste ipotesi riguarda il Défense Conseil International (DCI), il principale operatore del ministero delle Forze Armate, per il monitoraggio dei contratti di esportazione di armi francesi e il trasferimento del relativo know-how militare. Composta all'80% da ex militari, la DCI sarebbe pronta a continuare ad addestrare i soldati ucraini in Ucraina, come sta già facendo in Francia e Polonia. Se necessario, potrebbe anche mantenere l'equipaggiamento militare francese inviato a Kiev.
E Londra? L'Uk sta usando in Ucraina i contractor della società Babcock, che a sua volta si sta coordinando con la DCI.
A cosa servirebbe l'invio di soldati francesi e inglesi (e, nel caso, di altri Paesi europei) in terra ucraina? Pare, almeno in una prima fase, ad assistere le forze di Kiev nell'utilizzo delle armi a lungo raggio. In seguito, questa presenza dovrebbe contribuire ad assistere il governo ucraino in vista di negoziati e di un consegeuente cessate il fuoco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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