Bombardieri H-6K e missili Eagle Strike-21: così la minaccia ipersonica incombe sugli Usa

Nel corso delle ultime esercitazioni militari effettuate intorno a Taiwan la Cina ha schierato i suoi nuovissimi missili anti nave ipersonici

Bombardieri H-6K e missili Eagle Strike-21: così la minaccia ipersonica incombe sugli Usa
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Il frame di un video pubblicato sull'account ufficiale del Comando del teatro orientale dell'esercito cinese, il ramo delle forze armate di Pechino che gestisce le operazioni nella regione, appare abbastanza evidente. Nel corso delle ultime esercitazioni militari effettuate intorno a Taiwan la Cina ha schierato i suoi nuovissimi missili anti nave ipersonici, in quello che gli analisti hanno già definito un segnale che il Dragone avrebbe inviato agli Stati Uniti. Il messaggio di Xi Jinping è chiaro: gli YJ-21, noti anche come Eagle Strike-21, sono pronti per essere utilizzati in caso di qualsiasi potenziale ingerenza statunitense. I missili in questione, tra l'altro, sono apparsi in combinazione con un bombardiere strategico H-6K, visto decollare da un aeroporto non meglio identificato.

I missili e il bombardiere: la Cina avverte gli Usa

Il missile ipersonico YJ-21– dotato di una testata conica simile a quella russa Kh-47 Kinzhal – ha una gittata stimata tra 1.000 e 1.500 chilometri, una velocità media di Mach 6 e una velocità terminale di Mach 10. Nessun sistema antimissile esistente, hanno sottolineato i media cinesi, sarebbe in grado di intercettare lo YJ-21, che è stato impiegato per la prima volta nella versione lanciata da una nave nel 2022, quando l'Esercito Popolare di Liberazione aveva pubblicato un video del suo lancio da un Type 055, il suo cacciatorpediniere più grande e avanzato. La variante lanciabile dall'aria dello YJ-21 sarebbe stata resa pubblica in occasione dello Zhuhai Air Show andato in scena sempre nel 2022 e usata per l'addestramento al fuoco per la celebrazione del 75esimo anniversario dell'aeronautica militare cinese.

Il commentatore di affari militari cinesi Zhang Junshe ha dichiarato ai media statali di Pechino che l'YJ-21 svolgerà un ruolo primario nel caso in cui dovesse verificarsi una qualsiasi situazione di combattimento. "In quanto missile con capacità di penetrazione ipersonica, lo YJ-21 svolgerebbe un ruolo chiave nel prendere il controllo completo del campo di battaglia, colpendo obiettivi marittimi e terrestri, nonché bloccando aree e passaggi chiave", ha spiegato l'esperto. Insieme agli altri "killer di portaerei" - come i missili balistici DF-21D e DF-26B basati a terra e con capacità nucleare - lo YJ-21 è visto come parte degli sforzi dell'esercito cinese per sviluppare forti capacità anti-accesso/interdizione d'area (A2/AD) per impedire alle forze straniere - principalmente gli Stati Uniti - di ostacolare una potenziale campagna militare contro Taiwan.

Un messaggio chiaro

Il fatto che la Cina abbia pubblicizzato l'integrazione operativa dello YJ-21 sull'H-6K probabilmente segnala la capacità del Dragone di colpire obiettivi distanti, bersagli che comprendono le forze statunitensi e alleate in Corea del Sud, Giappone, Filippine e in aree limitrofe. Song Zhongping, un ex istruttore dell'Esercito Popolare di Liberazione, ha spiegato che il ruolo del missile nelle esercitazioni congiunte Strait Thunder-2025A sarebbe stato puramente strategico. "Questo tipo di arma è progettato per colpire grandi risorse navali lente e di alto valore, tra cui navi da guerra e persino portaerei", ha dichiarato.

Come ha riferito il sito The War Zone, l'H-6K è assegnato alla 10th Bomber Division della

People's Liberation Army Air Force. Il 29esimo Air Regiment della 10th Bomber Division, parte del Comando del teatro orientale, strategicamente molto importante, vola con l'H-6K da Anqing, nella provincia cinese di Anhui.

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