Differenziata Arrivano gli «Angeli del riciclo»

Hanno una pettorina blu, una borsa piena di buoni consigli e tanto senso civico. Sono gli «Angeli del Riciclo», i nuovi guardiani arruolati dall’Amiu per educare i genovesi alla raccolta differenziata. A partire da Sestri Ponente, che ospita la fase pilota del progetto, una quindicina di volontari Auser, l’associazione da sempre impegnata per garantire agli anziani un ruolo attivo nella società, più qualche volenteroso giovane studente di Scienze Ambientali, vigileranno fino a metà luglio sui cassonetti per spiegare, per esempio, che i coperchi in alluminio degli yoghurt, ben puliti, vanno gettati insieme a plastica e lattine mentre le custodie dei dvd o le biro scariche devono finire direttamente nell’indifferenziato. Proprio in uno dei primi quartieri in cui la raccolta di prossimità è stata riorganizzata, i cittadini avranno un aiuto in più per orientarsi nell’alfabeto dei rifiuti, tra campane gialle, verdi, bianche, e laddove sono già arrivate marroni. La nuova sfida di Amiu è proprio quella di aumentare non solo le percentuali di differenziata ma anche la qualità della stessa, limitando al massimo gli errori, e lanciando entro un anno su tutto il territorio la nuova raccolta dell’umido.
«Il nostro obiettivo - spiega Riccardo Casale, presidente Amiu - è passare in tempi brevi dal 32% al 40%». Per fare ciò la municipalizzata, insieme al Comune, è impegnata su un doppio binario: da una parte uno sforzo di informazione/educazione, anche con l’aiuto degli Angeli che dopo l’estate potrebbero arrivare pure nel Municipio Medio Levante, dall’altra le sanzioni con controlli più rigidi per scovare chi, con menefreghismo, continua a buttare tutto nello stesso bidone pur avendo una campana colorata a quattro passi. «Perché non è vero, come recita il pregiudizio, che tanto finisce tutto a Scarpino», proclamano i volontari. E se al Giornale ci ricordiamo che, non molti anni fa, in occasione di una gradita visita in redazione, era stata proprio il sindaco Marta Vincenzi a dire una cosa simile riferendosi a un tetto massimo di differenziata sopportato dal sistema, pazienza: «Da allora sono migliorate molte cose.

E ora siamo in grado di gestire correttamente tutta la differenziata - puntualizza Casale - avremo presto anche un impianto per la lavorazione dell’umido». Dove sarà però non lo dice, e assicura: «A quel punto arriveremo a livelli virtuosi degni della Svezia».

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