Don Gelmini a giudizio per molestie su giovani ospiti della sua comunità

Don Pierino Gelmini è stato rinviato a giudizio per avere molestato sessualmente alcuni giovani quando era ospiti della Comunità Incontro di Amelia. Il religioso si è sempre proclamato estraneo alle accuse. La lettera di Don Gelmini: "Sono innocente, chiedetelo ai giovani"

Don Gelmini a giudizio 
per molestie su giovani 
ospiti della sua comunità

Terni - Don Pierino Gelmini è stato rinviato a giudizio per avere molestato sessualmente alcuni giovani quando era ospiti della Comunità Incontro di Amelia. La decisione è stata letta poco fa in aula dal gup di Terni Pierluigi Panariello.

Dodici episodi di presunte molestie La procura di Terni aveva chiesto il rinvio a giudizio di don Gelmini per 12 episodi di presunte molestie. Nel dispositivo letto in aula, a porte chiuse, il gup ha oggi indicato genericamente il rinvio a giudizio del sacerdote. Il processo nei suoi confronti comincerà il 29 marzo 2011. Don Gelmini, che si è sempre proclamato estraneo alle accuse, non ha assistito alla lettura del provvedimento. 

Gup: "Per me procedimento come tutti gli altri" "Per me è stato un procedimento come tutti gli altri": così il gup di Terni Pierluigi Panariello dopo l’udienza preliminare al termine della quale ha rinviato a giudizio don Pierino Gelmini per molestie sessuali. Il giudice non ha voluto fare altri commenti con i giornalisti che lo attendevano. Nessun commento anche da parte del procuratore di Terni Fausto Cardella. Non era invece in aula il sostituto Barbara Mazzullo che ha coordinato le indagini su don Gelmini svolte dalla squadra mobile di Terni. A sostituirla l’altro magistrato Lucia Guaraldi.  

Il difensore: "Una cronaca annunciata" Ha parlato di una "cronaca annunciata" l’avvocato Filippo Dinacci, uno dei difensori di don Pierino Gelmini, commentando la decisione del gup di Terni di rinviare a giudizio il fondatore della Comunità Incontro. Il legale si è comunque detto certo che il processo porterà all’assoluzione del sacerdote. "L’unica fonte di prova dell’accusa - ha detto Dinacci - è costituita dalle dichiarazioni delle persone offese. Ricostruzioni che però si caratterizzano per una enorme serie di contraddizioni ma anche e soprattutto per continue ritrattazioni. Circostanza, questa, che non può che condurre in dibattimento, la sede effettiva della difesa, ad un’assoluzione piena di don Pierino Gelmini". Nessun commento invece, al momento, da parte del fondatore della Comunità Incontro che in questi giorni sta visitando i centri della Sicilia. 

Giovanardi: "Uscirà a testa alta" "La testimonianza di decine di migliaia di giovani e delle loro famiglie e una vita spesa per salvare migliaia di ragazzi dall’incubo della droga non sono stati sufficienti per la giustizia italiana di fronte ad accuse di molestie sessuali mosse a don Gelmini, che la stessa Procura di Perugia aveva, a suo tempo, archiviate". Lo dichiara Carlo Giovanardi (Pdl), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile.

"Sono vicino all’amico don Gelmini in questo difficile momento - conclude - e gli auguro forze e salute per continuare nella sua preziosa azione nella Comunità Incontro e per poter uscire a testa alta da questo processo"

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