Roma - Nella rete. Un altro. Il corridore italiano Danilo Di Luca è risultato positivo per due volte all’Epo ricombinante Cera durante l’ultimo Giro d’Italia, il 20 ed il 28 maggio. L’abruzzese, vincitore dell’edizione 2007, è stato già sospeso dall’Uci (Unione ciclistica internazionale). Di Luca era già stato sospeso per tre mesi per l’inchiesta doping "Oil for drug" per la frequentazione del dottor Santuccione (già radiato dalla federazione italiana per pratiche dopanti) e proprio per questo assente al Giro 2008. Nell’ultima edizione del Giro d’Italia si è piazzato secondo dietro al russo Denis Menchov. Di Luca ha facoltà di domandare l’esame delle controanalisi per provare una sua eventuale innocenza. I test incrimnati sono quelli effettuati il 20 maggio a Moncalieri alle ore 7.50 e il 28 a Silvi Marina alle 7.24. E il laboratorio di analisi quello della Wada di Parigi.
Le reazioni "Se anche le controanalisi dovessero confermare la mia positività, smetterò di correre" questo il laconico commento di Di Luca. Poi si lascia andare: "Ma sarei stato così stupido da prendere la Cera un anno dopo che è stata scoperta a Riccò, Sella, Rebellin, al Giro d’Italia poi?". La notizia della positività è stata comunicata stamattina al telefono da un medico Uci alla moglie Valentina, direttamente a Pescara. Valentina Giuliani, figlia dell’ex corridore Stefano, l’ha poi rivelata al marito dopo la fine della tappa del Brixia Tour. "Cado dalle nuvole - continua Di Luca - è davvero strano, tanto che non so neanche dire come sto in questo momento. Chiederò che le controanalisi siano fatte anche in un altro laboratorio, diverso da quello di Parigi. So che usano un metodo non sicuro, è capitato anche ad altri atleti di diverse discipline sportive di essere trovati positivi in un primo momento, salvo poi avere risultati opposti nelle controanalisi".
Il comunicato dell'Uci "Nella giornata di oggi, l’Uci ha avvisato il corridore Danilo Di Luca della sua sospensione provvisoria" si legge nel comunicato. "La decisione di sospendere provvisoriamente il corridore Di Luca è stata presa in base al rapporto del laboratorio Wada di Parigi, nel quale si riscontravano tracce di Cera, l’attivatore continuo del recettore dell’eritropoietina, nei test del sangue cui il corridore è stato sottoposto, durante l’ultimo Giro d’Italia, il 20 maggio e il 28 maggio 2009". Di Luca, che ha 33 anni, ha vinto due tappe al Giro di quest’anno. Se anche le controanalisi dovessero confermarne la positività, il corridore abruzzese dovrebbe affrontare una squalifica di due anni.
Il ct Ballerini "Spesso si pensa a cosa si può fare per arginare il fenomeno del doping. Quando apprendi certe notizie rimani comunque spiazzato e molto anche. Se sono dispiaciuto? Non ho parole. Non so cosa si può fare, a questo punto". È il commento amaro del commissario tecnico Franco Ballerini.
"È già tanti anni che si parla della funzionalità dei controlli che funzionano - aggiunge -, ma si continuano a trovare atleti positivi. Mi lascia basito il fatto che un corridore importante si trovi positivo a un prodotto che l’anno prima aveva messo fuori causa altri suo colleghi. Si, direi che questo è un colpo per il ciclismo, un colpettino".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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