Due italiani scoprono il primo pianeta fuori dalla galassia

Matthias Pfaender
Si trova nella galassia di Andromeda, è sei o sette volte più grande di Giove e ruota attorno a una piccola stella che è appena la metà del Sole: è il primo pianeta mai osservato in un'altra galassia e lo ha individuato il gruppo italiano dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) presso l'Università del Salento, a Lecce. Finora sono stati scoperti circa 350 pianeti esterni al Sistema Solare, tutti interni della Via Lattea.
Il pianeta descritto nell'edizione online della rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society (Mnras) è invece il primo esterno alla nostra galassia e si trova a circa mille anni luce dalla Terra. La scoperta si deve a Francesco De Paolis e Gabriele Ingrosso che, insieme a Sebastiano Calchi Novati, dell'università di Salerno, e a colleghi svizzeri, spagnoli e russi hanno individuato la presenza del pianeta sulla base di calcoli probabilistici.

Non hanno quindi osservato direttamente il pianeta extra-galattico, ma ne hanno calcolato la probabile esistenza grazie a una tecnica chiamata «micro lente gravitazionale», prevista dalla teoria della relatività di Einstein: quando un corpo di grande massa si trova fra una sorgente di luce e l'osservatore, i raggi luminosi provenienti dalla sorgente vengono deviati dal campo gravitazione del corpo in modo tale che il segnale luminoso viene amplificato, come accadrebbe in una lente. Analizzando i dati relativi alla deviazione della luce osservata con un modello di simulazione al computer i ricercatori hanno così dedotto l'esistenza di questo pianeta gigante di Andromeda.

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