Giovanni Buzzatti
«Le cose sono andate meglio di un anno fa: fare la spesa in agosto è stato più facile». Roberto Predolin, assessore comunale al Commercio, sfoglia le ultime tabelle arrivate sul suo tavolo. Si riferiscono alle aperture nella quarta settimana di agosto, dal 22 al 27. Tolti i supermercati (soltanto uno era chiuso), in media metà tra bar, ristoranti, alimentari e panifici aveva la serranda alzata. «Il 20 per cento in più rispetto alla settimana prima», ricorda lassessore, in tutto 2149 negozi. Ma è confrontando i dati con quelli di un anno fa che arriva qualche sorpresa.
Aumenta la quota di panifici (+9 per cento) e alimentari (+2) rimasti aperti. Cala, invece, la percentuale di panetterie (-2) e soprattutto la quota di venditori al lavoro nei mercati comunali coperti, passati dal 65 al 49 per cento. «Si aspettavano forse una città deserta», è lipotesi di Predolin. Iliano Maldini, presidente di Assofood, lassociazione dei venditori, pensa invece a un errore nel calcolo. «La percentuale non è stata inferiore a un anno fa - ribatte -. A pesare nel conteggio può essere stato il numero di postazioni non coperte: nellagosto 2004 erano 12, oggi sono 26». Il mercato comunale coperto, in pratica, non attira più i commercianti. «È stato lanciato un bando per coprire 28 spazi vuoti e solo 5, alla fine, sono stati assegnati», ricorda Maldini. «Allinterno di ogni singolo mercato comunale coperto, però, il servizio è stato garantito durante tutta lestate: se cerano due macellerie, ad esempio, i titolari chiudevano in periodi diversi». Chi è rimasto aperto in agosto non ha fatto grandi guadagni.
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