Sarà meglio che Ronaldinho e forse Pato pensino al Milan, perchè il mondiale non è cosa loro. Parola di Dunga e Pelè, e in questo caso basta la parola. Ronaldinho e Pato, questo è il succo, hanno avuto le loro chance di affermarsi nella Selecao durante le Olimpiadi, ma non è bastato. Lo ha dichiarato il ct brasiliano Dunga alla stampa brasiliana dopo la vittoria del Brasile sull'Irlanda per 2-0 a Londra. «Ognuno ha avuto la possibilità di mostrare cosa aveva da dare, ho dato a tutti i giocatori cinque o sei opportunità per giocare. Adesso spetta a me decidere chi andrà in Sudafrica». Non è una esclusione definitiva, ma nemmeno un attestato di stima.
«Quello che importa - ha proseguito il ct, arrivato a 53 incontri alla guida della nazionale brasiliana - è l'impegno e ciò che si mostra in campo. Il primo criterio per andare ai mondiali è questo, poi vengono l'entusiasmo, la passione per la Selecao, l'emozione di vestire la maglia verdeoro».
Anche Pelè ha dato ieri il suo appoggio alle scelte del tecnico, con l'unica eccezione del giovanissimo astro del «suo» Santos, Neymar, che l'ex fuoriclasse vorrebbe vedere convocato per il Sudafrica. Pelè ha, invece, avuto parole dure per Ronaldo («la sua epoca è passata»), mentre per Ronaldinho ha detto che c'è ancora tempo, anche se ha subito aggiunto: «È stato lo stesso Ronaldinho a sconvocarsi... Non serve a niente che giochi bene adesso se giocava male prima».
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