Modena - Ecco il terribile segreto che nascondeva Nicoletta Mantovani. Il settimanale Chi, diretto da Alfonso Signorini, esce oggi in edicola con una rivelazione. La vedova del grande tenore combatterebbe da ben due anni contro la sclerosi multipla. Nelle fotografie appare un po’ ingrassata, è stata avvicinata dal giornalista mentre si avvia con la figlia Alice, quattro anni e mezzo, verso l’edificio del «Multiple Sclerosis Research Center», nel cuore di Manhattan. Ci andrebbe in media una volta al mese e questa è la ragione principale dei suoi frequenti viaggi a New York. Proprio su consiglio di Big Luciano si sarebbe affidata alle cure del professor Saud A. Sadiq, luminare della materia che l’anno scorso ha fondato il centro newyorkese.
Sembrava strano, in effetti, che a così poche settimane dalla morte del marito continuasse a viaggiare oltre Atlantico, questi voli dunque erano giustificati dalla malattia. Gli amici più intimi ne erano a conoscenza, lei non aveva mai parlato pubblicamente, prima di questo incontro con l’inviato di Chi.
«So di quest’intervista - conferma il suo legale, professor Giorgio Bernini - e anche della malattia. Posso solo aggiungere che proprio questa è stata una delle ragioni per cui è stato creato il trust del testamento americano».
Nicoletta dovrebbe ripartire questa settimana per gli Stati Uniti. La sclerosi multipla le sarebbe stata diagnosticata con un po’ di ritardo, e ora le sue condizioni si sarebbero aggravate, consigliandone il ricovero. La sua malattia spiega, almeno in parte, le scelte del marito, di lasciare a lei l’intero patrimonio americano, contrariamente alle decisioni iniziali, con quei ritocchi al testamento. Nicoletta Mantovani compirà 38 anni fra un mese, il 23 di novembre: ora anche il suo personaggio, che dalla morte del marito si era connotato negativamente, quasi pensasse soltanto ai soldi, acquista una nuova luce.
La sclerosi multipla è causa frequente di disabilità acuta e cronica in persone di giovane e media età. Generalmente si manifesta per la prima volta fra i 15 e i 50 anni, con la massima incidenza in giovani adulti, colpendo le donne in maniera doppia rispetto agli uomini.
Non si conoscono cause specifiche, anche se fattori genetici sono coinvolti nella predisposizione a svilupparla, con la nascita spontanea e acuta di focolai infiammatori. Il sistema immunitario promuove un attacco (reazione autoimmune) verso una proteina (mielina) del sistema nervoso centrale. L’infiammazione acuta rallenta la trasmissione degli impulsi elettrici lungo le connessioni nervose, preservandone comunque la struttura.
Nei primi anni della malattia l’infiammazione spesso regredisce spontaneamente, con un miglioramento o una remissione completa dei sintomi. Ricadute e remissioni si susseguono, con un danneggiamento strutturale del tessuto nervoso.
In una parte dei pazienti si può manifestare un lento peggioramento anche senza nuove ricadute. Dal giorno dei funerali l’unica uscita pubblica di Nicoletta Mantovani è stata due settimane fa, a Modena, all’inaugurazione dell’area genitori del reparto di Neonatologia, al Policlinico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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