E la nostra Kramar scrive «Io non rinuncio al mio volo...»

«Io non rinuncio alla mia domanda. Lassù nello spazio, assieme ai pionieri della nuova, e ultima, frontiera, vorrei ancora andare. Dopo un medico, uno scienziato, un congressista e una sfortunata maestrina del nevoso New Hampshire, la Nasa voleva infrangere un altro tabù: a ottobre, a cercare le stelle, si sarebbe potuto imbarcare sulla navicella anche il primo giornalista. Lassù, con penna e taccuino, o più probabilmente un computerino portatile, galleggiando da dietro gli oblò avrebbe raccontato ai suoi lettori di quella terra che si andava facendo più lontana, quasi un pianeta giocattolo. (...) Mi hanno chiesto con gelida cortesia se volevo ritirarmi dalla corsa. Ho pensato a John Glenn e quelli che come lui hanno aggredito l'ignoto. Non ho perso tempo: non rinuncio alla mia domanda, ho tagliato corto.

Il Challenger è l'ultima carovana dei pionieri americani verso un West stellare. Deve averlo pensato anche Christa McAuliffe, prima di quel tragico minuto e dodici secondi di decollo. E io ancora lo credo».
Silvia Kramar - 30 gennaio 1986

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