Il quotidiano è stato premiato per i suoi 40 anni di storia
Souvenir di un mondo perduto: i ragazzi del '99, il vestito buono, il bagno nella tinozza e le 5 lire
La nostra generazione ha fallito di fronte al Male. Chiunque tu sia ora sei l’ultima carta del mondo. L'eredità di Giovanni Arpino
Le migliori recensioni dei film che hanno lasciato il segno scritte per il Giornale da Massimo Bertarelli
Nessuno meglio di Alberto Sordi ha raccontato vizi e virtù di un popolo senza carattere ma pieno di fantasia: "I comici sono i politici"
De André era un genio della musica che viveva il successo con imbarazzo. E che stava con i perdenti per raccontare la vita
Il Giornale opera da sempre in solitudine. Da quando esistiamo siamo conservatori che vogliono il cambiamento non progressisti (a parole) che vogliono la conservazione (soprattutto delle poltrone)
Cossiga "un ciclotimico", Scalfaro "un presidente per disgrazia ricevuta". Il peggio dei politici negli editoriali che Montanelli scrisse per il Giornale
Da quando siamo nati, anzi da prima, «Il Giornale» è sempre stato aggredito e insultato dai maître à penser del giornalismo radical chic e dintorni. Marcello Staglieno, tre anni dopo il primo numero, raccolse in una pagina solo una parte di quelle ingiurie e di quelle gufate. Vere macchine del fango. Le cose, come sapete, non sono cambiate. Ma è il prezzo che si paga, ieri come oggi, a stare fuori dal coro
Bruno Vespa intervista i cinque direttori del quotidiano fondato da Indro Montanelli. Numerosi gli ospiti: da Podestà a Pisapia, da Maroni alla Santanché