Milano - Domenico Siniscalco ritira la sua disponibilità per il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo: "Il motivo per cui non voglio fare dichiarazioni è che non si fanno giochi di pollaio sulla più grande banca italiana". Andrea Beltratti conferma, invece, la propria candidatura alla presidenza del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. E il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, va all'attacco: "Non sono capaci a decidere".
Siniscalco: "Non sono disponibile" L'ex ministro ha spiegato a Reuters di avere ritirato la sua disponibilità a presiedere il consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo specificando che la decisione è assunta "in polemica con la Compagnia di Sanpaolo". In una successiva nota il presidente di Assogestioni ed ex ministro del Tesoro aggiunge che "la decisione è in polemica con la Compagnia di San Paolo che, in due settimane, non è neppure riuscita a formulare una candidatura univoca per il ruolo che pure gli era stato proposto". La nota si conclude con i ringraziamenti al sindaco di Torino e a tutti gli azionisti che hanno manifestato il loro apprezzamento.
La scelta di Sanpaolo Lo scorso 14 aprile la Compagnia Sanpaolo, primo azionista di Intesa, alla fine di una contrastata riunione aveva indicato Andrea Beltratti e Siniscalco come nomi che il presidente Angelo Benessia doveva proporre per il consiglio di gestione, mettendo da parte il presidente uscente Enrico Salza. Beltratti, interpellato telefonicamente da Reuters a ridosso della nota di Siniscalco, conferma la sua disponibilità a un incarico nel consiglio di gestione. "Da parte mia rimane la disponibilità a un incarico nel consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. Ero stato onorato della richiesta che mi è stata fatta e da allora la mia posizione non è cambiata" spiega Beltratti. Nei giorni successivi l’indicazione della Compagnia e dopo una vivace intervista del sindaco di Torino Sergio Chiamarino erano sorte polemiche attorno al nome di Siniscalco per la presidenza del consiglio di gestione. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi, interpellato su un gradimento della Lega circa l’indicazione di Siniscalco, aveva risposto: "Chieda al ministro dell’Economia Giulio Tremonti".
Chiamparino: "Incapaci di scegliere" Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha sottolinea "l’incapacità dimostrata dalla compagnia di giungere ad un’indicazione univoca sul candidato da sottoporre alle valutazioni del Consiglio di Sorveglianza della banca". Chiamparino si augura che "il presidente che risulterà eletto possa dimostrare le stesse caratteristiche professionali e di rapporto con la Città che il professor Siniscalco, indubbiamente, ha dimostrato di avere".
"In ogni caso - conclude il sindaco - anche alla luce dei veti più o meno espliciti emersi in queste ultime settimane su altri candidati proposti dal Presidente della Compagnia sia per il Consiglio di Sorveglianza che per la Presidenza del Consiglio di Gestione della Banca, sembra prevalere una logica dettata da poteri forti e autoreferenziali, per i quali la politica è buona solo quando rafforza tale autoreferenzialità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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