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Cina senza limiti: le ambizioni economiche di Pechino

Il Paese asiatico è pronto ad allinearsi alle norme economiche e commerciali internazionali, ma non solo

Cina senza limiti: le ambizioni economiche di Pechino
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C’è grande ottimismo sulla crescita economica a lungo termine della Cina. Gli esperti del settore e gli addetti ai lavori hanno ribadito che l’obiettivo di crescita del Pil – fissato al 5 per cento – è in linea con la realtà dello sviluppo economico di Pechino e conferma ancora una volta la strategia razionale e pragmatica del governo cinese. L’obiettivo del 5 per cento è stato annunciato dal premier Li Qiang durante la presentazione del report sul lavoro dell’esecutivo nella riunione di apertura della seconda sessione del 14° Congresso nazionale del popolo (NPC), l’organo legislativo della Cina.

Il primo ministro cinese ha espresso grande fiducia, ponendo l’accento sulla forza delle istituzioni, sul mercato, sul sistema industriale e sull’enorme forza lavoro di alto livello, senza dimenticare la crescente capacità di innovazione scientifico-tecnologica. Luis Fernandez, ricercatore presso il World Economic Research Center dell'Università dell'Avana, ha spiegato che le ambizioni del Paese asiatico sono credibili considerando le premesse: “La Cina ha progettato un modello di sviluppo economico di alta qualità per la fase attuale, sostenendo l'economia verde e lo sviluppo ad alta tecnologia. Ciò inietterà una forte vitalità nell'economia mondiale".

L’obiettivo economico fissato dal governo cinese è lo stesso del 2023 e certifica l’impegno di Pechino per uno sviluppo di livello nonostante la fase di incertezza economica. Jeffrey Sachs, professore e direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University, ha evidenziato che i progressi tecnologici della Cina sono stati molto rapidi, tali da garantire a Pechino “una forte posizione globale per i prossimi anni". Per raggiungere il traguardo, il governo ha intenzione di modernizzare il sistema industriale e di accelerare lo sviluppo di nuove forze produttive di qualità, “una buona risposta all'immenso potenziale che risiede negli ultimi sviluppi scientifici e tecnologici, come l'intelligenza artificiale, per aumentare la nostra produttività rendendola al tempo stesso più sostenibile e rispettosa dell'ambiente e riducendo i costi impiego del lavoro umano", spiega Michael Schumann, capo dell'Associazione federale tedesca per lo sviluppo economico e il commercio estero.

Secondo il Global Innovation Index 2023 pubblicato dall’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, quella della Cina è l’unica economia a reddito medio tra le prime 30 e vicina alla top 10. "La Cina ha raggiunto la leadership nel settore delle nuove energie e nella produzione di automobili intelligenti. Tali settori hanno ancora un enorme potenziale", analizza Yan Li, docente presso la Nanyang Business School della Nanyang Technological University di Singapore, per il quale con le proprie nuove forze produttive di qualità, la Cina è destinata a rafforzare ulteriormente la propria posizione nella catena industriale globale.

Tra i propositi del governo, quello di allinearsi alle norme economiche e commerciali internazionali. Per attirare gli investimenti esteri sono state messe a punto misure specifiche, come continuare a ridurre la blacklist per l’accesso agli investimenti esteri, rimuovere completamente le restrizioni all’accesso agli investimenti esteri nel settore manifatturiero e allentare l’accesso al mercato per servizi come telecomunicazioni e assistenza medica.

Il vicepresidente esecutivo di Panasonic Corporation, Tetsuro Homma, ha affermato che l'ambiente imprenditoriale in Cina è ottimale, le aziende giapponesi lo considerano un mercato importante e stanno rafforzando attivamente le proprie attività nel Paese. L’azienda tecnologica giapponese continuerà quindi ad espandersi nel mercato cinese. Ma non solo. Alexis Perakis-Valat, presidente della divisione prodotti di consumo di L'Oreal, si è detto "veramente entusiasta del futuro della Cina" poiché il Paese ha una grande classe media e una medio-alta e "le prospettive di crescita di L'Oréal sono molto alte”.

La crescita di Pechino ha ripercussioni importanti anche sulla comunità internazionale.

Secondo l’International Financial Forum la Cina ha contribuito per il 32 per cento alla crescita economica globale nel 2023 e rimane il più grande motore dello sviluppo mondiale. Inoltre, secondo una ricerca del Fondo monetario internazionale, un aumento di un punto percentuale in Cina aumenterebbe in media il livello di produzione in altre economie dello 0,3%.

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