Vodafone si lancia nel mercato consumer dell’Internet of thing con quattro dispositivi che si connettono da soli alla rete (dietro pagamento di compenso, ogni 28 giorni, che varia tra 3 ai 5 euro). I primi tre «oggetti» pronti per la rete, e controllabili ovviamente tramite app dedicata dal proprio smartphone sono una videocamera, un tracker per cani, uno per valigie e uno per auto. La piattaforma realizzata allo scopo si chiama «V» con sim dedicata, lanciata oltre che in Italia, anche in Spagna e Regno Unito. Secondo alcune stime entro il 2020, saranno oltre 370 milioni gli oggetti di elettronica di consumo o legati alla smart home (la casa intelligente) in grado di connettersi alle reti IoT nei Paesi in cui Vodafone è presente, rispetto ai 50 milioni di oggi. Questa tecnologia consente infatti di estendere la connettività della rete a un'ampia gamma di oggetti nei luoghi di lavoro, a casa e in mobilità. Il dispositivo dedicato alle auto ad esempio può essere installato e configurato nella macchina direttamente dal cliente e prevede le funzioni di chiamata di soccorso, di geolocalizzazione dell'autovettura (Trova la mia auto) e la valutazione del proprio stile di guida con un punteggio assegnato per ogni percorso. V-Pet (per cani e gatti) consente, invece, di monitorare posizione, movimenti e stato di attività del proprio animale domestico, mentre il tracker per valigie, borse a mano e zaini è pensato per ridurre il rischio di furti e smarrimento. Certo al momento il costo degli apparecchi e quello di esercizio non renderanno lo Iot un servizio indispensabile.
La videocamera ha un costo di 379 euro e 5 di abbonamento ( ogni 28 giorni) come pure il tracker per l’auto che però ha un prezzo iniziale più basso: 79 euro. Le possibilità sono però infinite tanto che Vodafone lancerà un marketplace aperto a sviluppatori Iot che consentirà di ampliare il portafoglio prodotti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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