Oltre 515 mila lavoratori relegati per l’intero 2013 in cassa integrazione a zero ore, in ragione di un miliardo e 75 milioni di ore di cassa integrazione guadagni. I dati forniti dalla Cgil mostrano un quadro grave e fanno dello scorso anno il terzo peggiore risultato degli ultimi quattro.
Sommando questi dati a quelli raccolti nei sei anni di crisi economica, ovvero nel periodo che va dal 2008 al 2013, il totale delle ore di cassa integrazione raggiunge e supera i 5,4 miliardi, un totale elevato, che ha inciso pesantemente sul reddito, portando a perdere oltre 4,125 miliardi. Ogni lavoratore ha ricevuto, in sintesi, circa 8mila euro in meno in busta paga.
Il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, ha descritto il sistema produttivo italiano come "frantumato per un verso dai colpi della crisi e dall'altro dal non aver messo in campo misure per invertire la tendenza". Una situazione che richiede "un netto cambio di passo".
Il numero delle aziende che ha fatto ricorso ai decreti di cassa integrazione straordinaria è cresciuto anche a dicembre . In forte aumento i ricorsi per crisi aziendale (3.829, ovvero il +11,08% sul 2012), meno le richieste di ristrutturazione aziendale (218, ovvero il -9,17%) e quelle di riorganizzazione aziendale (248, ovvero il -7,46%).
Al primo posto per ore di cig autorizzate al Nord la Lombardia, con un totale di 251.480.693 ore che corrispondono a 120.441 lavoratori. Poi il Piemonte, con 129.388.178 ore per 61.968 lavoratori e il Veneto con 108.188.370 ore di cig autorizzate per 51.814 lavoratori.
538em;">Al Centro il Lazio è la regione con più ore: 76.931.505, che coinvolgono 36.845 lavoratori. Nel Mezzogiorno la Campania, con 63.165.512 ore per 30.252 lavoratori
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