Alfa Romeo, ecco il piano Usa. In 6 mesi l'utile di tutto il 2021

Nel 2027 un modello "XXL" sviluppato in America. Efficace il taglio dei costi a Cassino e Pomigliano

Alfa Romeo, ecco il piano Usa. In 6 mesi l'utile di tutto il 2021

Alfa Romeo punta a rafforzarsi nel mercato Usa e, per questo, ha programmato lo sviluppo direttamente nel Michigan di un nuovo veicolo premium di «segmento E» (taglia XXL) da lanciare nel 2027. A lavorarci sarà un team composto da esperti su abitudini e gusti della clientela yankee. Sviluppato, ma non prodotto Oltreoceano, salvo cambiamenti di strategia da parte del comitato industriale di Stellantis.

«Sarà un veicolo - ha anticipato l'ad di Alfa Romeo in Stellantis, Jean-Philippe Imparato - che dovrà adattarsi, anche ai mercati europeo e cinese. La linea? Un giusto mix». Al lavoro, per questo, è il designer Alejandro Mesonero, a capo del Centro stile del Biscione, che dovrà creare una vettura tenendo presenti le esigenza aerodinamiche (berlina) rapportate alle tendenze che premiano Suv e crossover, senza dimenticare il Dna sportivo del marchio. Negli Usa si vendono già Stelvio e Giulia, per lo più nelle versioni Quadrifoglio, a cui si unirà anche Tonale con un allestimento dedicato e motorizzazioni a benzina e plug-in hybrid.

Imparato ha fatto il punto sul rilancio di Alfa Romeo all'indomani della presentazione dei conti semestrali del gruppo da parte dell'ad Carlos Tavares. E proprio il numero uno di Stellantis aveva rimarcato, dialogando con gli analisti, come «il marchio fosse tornato a essere molto redditizio; un turnaround completato anche prima del lancio di Tonale», da poco sul mercato.

Imparato è quindi entrato nei dettagli: «Già in giugno abbiamo fatto, in termini di contributo al gruppo, la nostra quota di un anno. E a ciò si dovrà aggiungere l'apporto della novità Tonale». Determinanti sono stati i tagli ai costi di produzione nella fabbriche di Cassino, dove nascono Giulia e Stelvio, e Pomigliano d'Arco, scelta per Tonale. «Cassino - ha aggiunto Imparato - li ha dimezzati in un anno, mentre l'impianto campano ha realizzato un -20% a beneficio della produttività». Tra i costi rivisti, quelli relativi alle «iper personalizzazioni». La formula adottata da Imparato: «Nel 2021, a esempio, avevamo 21 diversi tipi di cerchi per gli allestimenti dei modelli. Qualcosa di insostenibile come costi. Grazie anche a questi interventi, Alfa Romeo ha raggiunto in 6 mesi lo stesso utile dell'anno prima».

Da una parte gli Usa e dall'altra la Cina, rimasta la grande incompiuta per il Biscione fin dalle ex Fiat Group e Fca.

Il piano di Tavares, chiusi i rapporti di cooperazione con Gac, prevede di importare sotto la Muraglia, con Jeep, anche i marchi Alfa Romeo e Ds, «nel segno della strategia asset light indicata dal nostro ad», ha ricordato Imparato.

E Brennero? Il B-Suv atteso nel 2024? «Non si chiamerà così - ha precisato l'ad del Biscione -; stiamo riflettendo e guardiamo alla storia di Alfa Romeo». Alfetta? Junior? Kamal? MiTo bis? O si torna ai numeri?

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