Via libera alle nozze. L'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio e il ceo di Etihad James Hogan hanno firmato il contratto dell’accordo che impegna gli emiri a investire 1,758 miliardi di euro per ristrutturare la compagnia italiana. "Ce l’abbiamo fatta - ha commentato Del Torchio visibilmente soddisfatto - dopo tanta fatica, dopo un anno e tante notti di lavoro". Il closing dell'operazione è previsto per la fine dell'anno dopo l’approvazione da parte delle autorità europee a cui è subordinata la validità dell'accordo.
Si apre così una nuova pagina nella storia. "Alitalia è adatta ad essere nostro partner ma dal punto di vista finanziario non funziona bene: vogliamo costruire e crescere insieme". Nella conferenza stampa dopo la firma dell'accordo Hogan mette in chiaro che "non ci sono ricette semplici" e, per tornare alla redditività (+108 milioni di euro con un fatturato di 3,7 miliardi di euro), traccia un piano triennale che sarà concentrato sul lungo raggio e su un maggior numero di collegamenti sulla rete di Abu Dhabi. Nel giro di cinque anni il ceo di Etihad conta, infatti, di aprire dieci nuove rotte a lungo raggio anche attraverso il rilancio di Malpensa. Un deal da 1,758 miliardi di euro tra investimenti degli Emiri (560 milioni per rilevare il 49% dell'aviolinea), ristrutturazione del debito e aumento di capitale dei soci Alitalia finalizzato a "realizzare un’Alitalia forte" proseguendo il rapporto con la Delta Airlines e non senza "decisioni difficili da prendere". Hogan vuole una "compagnia più sexy" capace di esprimere il concept dell’Italia e delle sue attrattive principali, dalla moda al lusso al cibo.
Saranno sette le nuove destinazioni intercontinentali servite fra il 2015 e il 2018 tra cui Pechino, Shanghai, Città del Messico, Seul, San Francisco, Santiago del Cile. Più voli per New York, Chicago e Rio de Janeiro. Collegamenti per Abu Dhabi anche da Venezia, Catania e Bologna, oltre che da Roma e da Milano. Al 2018 saranno 105 le destinazioni servite con una previsione di oltre 23 milioni di passeggeri trasportati. È previsto l’ingresso di sette nuovi aerei di lungo raggio per sostenere lo sviluppo intercontinentale della compagnia. Il piano industriale prevede inoltre il riposizionamento del marchio Alitalia attraverso lo sviluppo dell'offerta premium e punta ad espandere l’offerta Cargo, con concentrazione delle attività su Malpensa, attraverso il rilancio del brand Alitalia Cargo. Concentrazione su Fiumicino per il traffico locale e feederaggio sia per i voli interni che a lungo raggio, ottimizzazione degli slot su Linate con crescita dei collegamenti internazionali a discapito di quelli nazionali. Su Malpensa incremento dei collegamenti di lungo raggio da 11 a 25 alla settimana.
Etihad punta, infine a una serie di alleanze per i voli verso il Nord America e alleanze per potenziare il traffico verso il Sud America, a una crescita del traffico senza scali intermedi per Italia meridionale e Isole verso il settentrione, feederaggio per passeggeri verso l’estremo oriente con connessione sullo scalo di Abu Dhabi. Il premier Matteo Renzi si è detto oggi "molto soddisfatto" per l’accordo firmato oggi tra Alitalia ed Etihad.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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