Altra ritorsione della Francia: ​si sfila dal salvataggio Alitalia

La battaglia diplomatica tra Italia e Francia prosegue senza eslcusioni di colpi. Ora si "combatte" sull'economia: il caso Alitalia

Altra ritorsione della Francia: ​si sfila dal salvataggio Alitalia

La battaglia diplomatica tra Italia e Francia prosegue senza eslcusioni di colpi. Dopo il botta e risposta tra Parigi e Roma sul caso dell'incontro di Di Maio con i leader dei gilet gialli, adesso la battaglia si sposta sul terreno economico. Già questa mattina il portavoce del governo francese ha puntato il dito contro Di Maio e Salvini affermando che le loro battute di certo "non hanno evitato la recessione".

Ora lo scontro tra il nostro Paese e Parigi sfiora anche il futuro di Alitalia. Secondo alcune fonti autorevoli citate dal Sole 24 Ore, la compagnia francese avrebbe deciso di ritirarsi dal piano di salvataggio di Alitalia per "motivi politico-istituzionali". La mossa potrebbe a questo punto mettere a rischio la ricerca di un partner alternativo ad Air France-Klm per affiancarsi a Ferrovie dello Stato. Alitalia in questo momento prosegue sulla sua strada attingendo alla cassa del prestito ponte di circa 900 milioni di euro. "Si dissolvono come neve al sole i piani di Di Maio su Alitalia e si avvicina sempre più la nazionalizzazione. Un macigno per le casse pubbliche in questa fase di recessione e di ulteriore crescita del debito pubblico provocate dal governo gialloverde. A cinquanta giorni dalla chiusura del negoziato Fs manca ancora il partner industriale e il piano di ristrutturazione, prosegue solo il prosciugamento quotidiano della cassa", ha affermato il deputato azzurro Maurizio Carrara.

Poi il deputato di Forza Italia ha affondato il colpo su Di Maio: "Il ministro Di Maio - prosegue Carrara - nel mese di ottobre ci aveva assicurato che c'erano tanti partner interessati ad Alitalia e bisognava solo scegliere. Noi non li abbiamo ancora visti". Insomma lo scontro con Parigi potrebbe costarci caro...

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