La classifica del pandoro: qual è il migliore al supermercato

Molti lo preferiscono al panettone, con cui ogni anno scende in sfida in periodo natalizio

La classifica del pandoro: qual è il migliore al supermercato

Sono molti coloro che preferiscono il pandoro al panettone, forse perché più semplice, senza canditi e uvetta che a qualcuno proprio non piacciono. Ma anche tra i pandoro c’è qualche differenza e così Altroconsumo ha pensato bene di stilare una classifica per scoprire quale sia il migliore. L’analisi ha visto partecipare dieci tipi diversi di pandoro, sia tra quelli presenti sugli scaffali dei supermercati, sia tra quelli invece artigianali. La scelta è stata tra i produttori che hanno legato il loro nome al tipico dolce natalizio. Il pandoro vincitore ha conquistato il gradino più alto del podio dopo aver superato diverse prove di laboratorio e dopo l’assaggio da parte di pasticceri esperti e di una giuria formata da consumatori.

Qual è il pandoro migliore

Nella scelta di quale pandoro mettere sulla nostra tavola è molto importante anche il rapporto qualità-prezzo, e in questo caso vince la sfida il lievitato venduto con il marchio Le Grazie che si è aggiudicato 72 punti su una scala da 1 a 100. Secondo Altroconsumo è questo il prodotto con il miglior rapporto visto che il prezzo è di 3,79 euro al chilo. Meglio di lui, per qualità, solo il pandoro realizzato da Tre Marie che ha raccolto 73 punti, dove il prezzo medio per la confezione da un kg è di 11,70 euro. Al terzo gradino del podio troviamo il pandoro di Maina che ha totalizzato 70 punti ed è venduto a 6,15 euro a confezione da un kg. Altroconsumo ha eletto poi i tre dolci che occupano le prime 3 posizioni di "qualità ottima".

Oltre al buon gusto del lievitato è stato tenuto presente anche il rapporto qualità prezzo. Solitamente i lievitati natalizi artigianali possono costare anche più di 30 euro, arrivando fino a 60/70 euro se accompagnati dai nomi dei più famosi pasticceri mondiali. Altroconsumo ha però prediletto dolci alla portata anche dei poveri mortali, smentendo il luogo comune che al prezzo più alto corrisponda un prodotto migliore. Ancora una volta troviamo Esselunga nella parte alta della classifica che nel 2020 si era guadagnata la medaglia d’oro per il panettone. Sul gradino più alto troviamo però il Magnifico Pandoro Tre Marie con 73 punti e subito dopo Le Grazie di Esselunga con 72. Al terzo gradino del podio ecco il Maina con 70 punti. E poi gli altri: Melegatti, Motta, Bauli, Perbellini, Paluani, Borsari e a chiusura della classifica Balocco con 58 punti.

Cosa non può mancare

Il disciplinare del pandoro obbliga i produttori a usare alcuni ingredienti in qualità stabilite. Quelli principali che non possono mancare sono: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria “A” o tuorlo d’uovo (derivato da uova di gallina di categoria “A”), o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; burro ottenuto direttamente ed esclusivamente dalle creme di latte vaccino con un apporto in materia grassa butirrica, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; aromi di vaniglia o vanillina; sale (compreso il sale iodato).

Risultano invece ingredienti facoltativi: latte e derivati; malto; burro di cacao; zuccheri; lievito (fino al limite dell’1%); zucchero impalpabile; aromi naturali e naturali identici; emulsionanti; conservante acido sorbico; conservante sorbato di potassio.

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