Anche nella crisi gli italiani hanno per obiettivo il risparmio

Anche nella crisi gli italiani hanno per obiettivo il risparmio

La crisi economica, culminata con la guerra contro il debito sovrano europeo, ha messo a dura prova la capacità di risparmio delle famiglie italiane, preoccupate, come accade nella gran parte del mondo occidentale, dalla morsa creata dal crescente tasso di disoccupazione e dal riaffacciarsi dell’inflazione. La ricerca commissionata dal gruppo olandese Ing riserva però una sorpresa: in Cina, India e Tailandia il quadro appare spesso migliore che in passato.
Dallo studio, che ha coinvolto 18mila risparmiatori di 18 Paesi, emerge che la metà del campione accantona meno rispetto a qualche anno fa. La tendenza è confermata in tutti i Paesi occidentali, mentre in Cina un intervistato su due è contento dei propri risparmi (l’80% in India e Tailandia). Simile il quadro per la capacità di spesa: mediamente, in questi tre Paesi il 61% dei risparmiatori copre senza troppa fatica il menage familiare, contro il 47% della media. I dati sono quindi diversi da quelli dell’Europa, dove il 58% dei risparmatori percepisce come peggiorata la propria situazione: il 35% del campione dichiara una capacità di risparmio soddisfacente, mentre il 25% si trova fuori dalla zona di comfort. L’Italia, oltre a denunciare uno dei livelli più bassi di capacità di spesa, mostra la minore percentuale di persone soddisfatte della capacità di accantonamento (12%). Malgrado questo, la percezione del disagio appare limitata (19% del campione). Alta, invece, è la percentuale dei risparmiatori che vivono in una sorta di limbo: il 63%. In linea con quanto avviene in Europa, gli italiani percepiscono, comunque, la propria posizione finanziaria indebolita a causa dei prezzi che crescono più rapidamente dello stipendio (55%); mentre il 16% ha perso il posto di lavoro o ha visto ridursi la busta paga. Non stupisce, perciò, che il 64% (contro il 51% della media mondiale) dichiarino di riuscire a risparmiare meno del passato. Il risparmio rimane un obiettivo primario per gli italiani: il 34% del campione si prefigge di «risparmiare di più nel 2012». La ricerca conferma infine il ruolo predominante della famiglia per le decisioni finanziarie (59%) seguito da banche e i consulenti.

A proposito delle banche, in Italia risulta in aumento la fiducia verso le banche dirette e il canale web: il 42% degli intervistati è cliente di una banca diretta, tra questi, il 79% predilige il contatto via Internet, mentre il 35% dei non clienti potrebbe prendere in considerazione di affidarsi a una banca diretta nei prossimi sei mesi.

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