Il Pd forse vuole definitivamente uccidere l'economia italiana. Tra ritardi sui decreti che avrebbero dovuto salvare il nostro tessuto produttivo e le incertezze sulle tempistiche dei bonus ai professionisti e alle partite Iva, il rilancio dell'economia del Paese dopo lo tsunami Covid è stato del tutto deludente. E a questa catastrofe, qualcuno tra i dem vuole aggiungere un tassello che di fatto vieterà l'apertura di nuovi ristoranti fino a dicembre 2021. Sì, avete capito bene: per un anno e mezzo chi ha voglia di fare impresa dovrà rinunciarci. E a spiegare questa follia è un emendamento che verrà discusso la prossima settimana. E a proporlo è il dem Dario Parrini che ha chiesto, come sottolinea il Corriere, la sospensione dell'efficacia della legge Bersani sulle liberalizzazioni. Di conseguenza scatterebbe il blocco sull'apertura di nuove attività fino alla fine del 2021: un'eternità. Un lasso di tempo che ucciderà probabilmente i ristoranti che già sono stati travolti dalla slavina del lockdown, ma che di fatto ammazzerà anche le altre attività che potrebbero nascere. E così esplode già la rivolta del settore imprenditoriale che teme di restare in ginocchio: "Non era questo che intendevamo quando pensavamo che l’emergenza Covid avrebbe potuto aiutarci a guardare al futuro", ha spiegato Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, l'associazione che dà voce a tutta l'industria alimentare e al segmento della distribuzione. Poi l'affondo: "È profondamente sbagliato - dicono ancora da Filiera Italia - pensare di tutelare l’occupazione attuale bloccando per anni la nuova".
Ma di fatto il settore della ristorazione è già stato schiacciato da questo esecutivo con le scelte fatte nel dl Agosto. Infatti sono stati destinati soltanto 400 milioni al settore. Un settore, ricordiamolo, che più di ogni altro ha fatto i conti con il dramma del Covid trovandosi, insieme a quello alberghiero in ginocchio con i clienti azzerati. Il fondo per la filiera è riservato per l'acquisto di prodotti made in Italy a condizione che il fatturato da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti del fatturato medio dello stesso periodo 2019, o che si sia avviata l'attività dopo il 1 gennaio 2020.
Insomma paletti su paletti che stanno mettendo in discussione uno dei settori portanti del nostro Paese. E ora qualcuno, dem in testa, vuole anche togliere il sogno a chi in un periodo di crisi ha il coraggio di investire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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