Atlantia: "Le parole di Di Maio perturbano il titolo, società si riserva azioni legali"

Il ministro Di Maio nel salotto tv di Porta a Porta anticipa che con la revoca delle concessioni autostradali l'azienda perderà valore in borsa. Durissima la replica della società

Atlantia: "Le parole di Di Maio perturbano il titolo, società si riserva azioni legali"

Acque agitate tra il Governo e Atlantia, dopo che il vicepresidente del Consiglio Di Maio ha detto che se il Governo "revocherà coerentemente le concessioni, le azioni di Atlantia perderanno in Borsa e l’azienda sarà in difficoltà. Se la mettiamo in Alitalia, si trascina a picco anche Alitalia". Pronta la replica della società: "Le dichiarazioni odierne del vice presidente Di Maio - si legge in una nota - perturbano l’andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Toninelli ha affermato solo ieri ’essere ancora in corsò, e determinano gravi danni reputazionali per la Società".

"La Società - prosegue Atlantia - si riserva di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela dei propri interessi, dei dipendenti, degli azionisti, dei bondholders e degli stakeholders tutti. Si ricorda che, sulla base del contratto di concessione in essere, ogni ipotesi di revoca - ove mai ne venissero accertati i presupposti - richiederebbe il previo pagamento del valore della concessione stessa, nei termini contrattualmente previsti e approvati per legge. Si ricorda infine che Atlantia è il leader mondiale nel settore delle concessioni autostradali e aeroportuali, con oltre 14.000 km di rete e 30.000 dipendenti nel mondo".

La frase incriminata di Di Maio

"Ne abbiamo già trovati tre: Delta, Fs e Mef. La questione di Atlantia se abbiamo detto ai funerali delle vittime del ponte che revocavamo le concessioni, il giorno in cui il governo revocherà le concessioni i Benetton perderanno azioni e valore. Se la mettiamo dentro Alitalia mettiamo in difficoltà anche Alitalia". Di Maio lo ha detto nel corso della puntata di Porta a Porta che andrà in onda questa sera. "Sulla vicenda del ponte mi sorprende che qualcuno stia con i Benetton.

Allo stesso tempo sto lavorando per risolvere la crisi di Alitalia, non dico che ho tutte le soluzioni ma mi lascino lavorare. - conclude il ministro - se revochiamo le concessioni finisce che mettiamo dentro un’azienda decotta".

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