Ogni tre mesi si ridiscute dell’aumento del costo delle bollette di luce e gas, perché le tariffe delle utenze vengono stabilite su base trimestrale considerando fattori come il costo delle materie prime e l’andamento dei mercati. Durante quest’anno il Governo ha stanziato in totale 4,2 miliardi per tagliare gli oneri di sistema ed evitare gli aumenti previsti a giugno e a settembre. La prossima tornata di rincari ci sarà a partire da gennaio 2022, e secondo l’allarme sia di ARERA che di Nomisma Energia il rischio è quello di vedere gli importi raddoppiare. Il Governo ha intenzione di intervenire, come spiega Money.it, per evitare che il caro bollette si abbatta sulle fasce economicamente più deboli della popolazione. A garantire un aiuto è stato il Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha promesso un intervento ad hoc in Legge di Bilancio 2022. Per tutti i parametri attuativi, però, si dovrà attendere il testo della manovra finanziaria. Per ora si sa che non verrà introdotto il contributo di solidarietà per i redditi più alti, cioè una sospensione temporanea al taglio dell’IRPEF per contrastare il caro bollette. La misura infatti è stata cassata al Consiglio dei Ministri con l’opposizione di Lega, Fratelli d’Italia e Italia Viva.
Il piano contro l’aumento delle bollette è uno dei pochi argomenti che mette d’accordo tutti a prescindere dal credo politico: la richiesta di stanziare dei fondi per contrastare i rincari delle utenze di luce e gas è stata presente in buona parte dei 6.300 emendamenti al testo della Legge di Bilancio 2022, attualmente in lettura al Senato. Continua a leggere su Money.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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