Banco Bpm riorganizza la direzione generale e rivede l'assetto di vertice con l'intento di migliorare l'efficienza e soddisfare le aspettative della Bce sulla governance. Serviranno, invece, ancora uno o due giorni per finalizzare l'accordo per la distribuzione delle polizze danni del Credit Agricole, primo socio dell'istituto di Piazza Meda con il 9,2% e già partner nel credito al consumo. L'intesa, che dovrebbe valorizzare il business poco meno di 300 milioni, assicurerà «i benefici» derivanti da un partner «esperto del ramo danni» senza stravolgere «gli equilibri della strategia» del Banco «considerata la dimensione ridotta» del business: negli ultimi 4 anni - osservano gli analisti di Mediobanca - le polizze danni hanno prodotto utili tra gli 8 e i 25 milioni (con l'obiettivo di arrivare a 35-40 milioni nel 2024).
Quanto alla governance del Banco Bpm, la nuova organizzazione, che entrerà in funzione a inizio 2023, prevede l'istituzione della condirezione generale cfo, affidata al direttore finanziario Edoardo Ginevra, con responsabilità su amministrazione e redazione del bilancio, finanza, gestione degli acquisti e delle partecipazioni, investor relation, pianificazione, controllo e ottimizzazione del capitale. Contestualmente viene ridefinito il perimetro della condirezione generale commerciale (cbo), che resta in capo a Domenico De Angelis e che, oltre a mantenere la supervisione sulle funzioni commerciali estenderà le sue competenze al private banking di Banca Aletti.
Viene inoltre istituita la funzione di corporate and investment banking (Cib), affidata al responsabile corporate Luca Manzoni, la cui supervisione si estenderà anche a Banca Akros. Rafforzata, infine, la funzione di controllo dei rischi, con l'istituzione della carica di chief risk officer, affidata al risk manager Andrea Rovellini. Condirezioni generali e funzioni riporteranno all'ad, Giuseppe Castagna (in foto), che ha ringraziato il condirettore generale Salvatore Poloni, in uscita a fine anno, per il «contributo essenziale» offerto negli ultimi sette anni.
Il Banco ha infine individuato i criteri di composizione del futuro consiglio mentre il cacciatore di teste Egon Zhender è al lavoro sulla lista del cda, a cui andranno, in caso di vittoria, 12 dei 15 posti
in palio in primavera. La rosa dovrebbe fare spazio a nomi graditi all'Agricole e al patto delle Fondazioni e delle casse previdenziali, che potrebbe allargarsi ad Enasarco, Enpaia ed Enpaf e superare quota 10 per cento.
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