British American Tobacco punta sul made in Italy e annuncia investimenti per oltre un miliardo nel nostro Paese. Nei prossimi 5 anni, la multinazionale - che nel 2003 ha acquisito l'Ente tabacchi italiani per 2,3 miliardi - acquisterà macchinari per 650 milioni da aziende italiane ad alta specializzazione, destinati agli impianti produttivi del gruppo dislocati nel mondo. Oltre ai macchinari, la compagnia si impegna ad acquistare tabacco italiano per 100 milioni, mentre altri 300 milioni saranno investiti per la comunicazione dei propri marchi (tra cui Rothmans, Lucky Strike e Pall Mall) e la qualità dei prodotti. Le commesse coinvolgeranno aziende emiliane, venete e umbre.
Per sostenere la coltura del tabacco (in Italia vale 65mila addetti) l'azienda britannica ha da poco firmato con il ministero dell'Agricoltura un accordo che prevede l'acquisto di 4,5 milioni di chili di tabacco l'anno, a beneficio soprattutto di Veneto, Umbria e Campania.«Questo Paese - ha detto Giovanni Carucci, vicepresidente di Bat Italia - è strategico per il gruppo e rappresenta il luogo in cui abbiamo trovato le eccellenze per il futuro».
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