"Batosta" sul conto corrente. Cosa cambia su spese e costi

I tassi negativi fanno lievitare i costi sul conto e diversi istituti sono pronti ai ritocchi. Ecco quali sono gli aumenti

"Batosta" sul conto corrente. Cosa cambia su spese e costi

Sui conti correnti sta per arrivare una sgradita sorpresa per milioni di italiani. Le banche infatti potrebbero riservare un regalo sgradito per Natale con l'aumento delle spese di conto che sostengono i correntisti. Diversi istituti di credito infatti stanno annunciando un aumento di questi costi a partire da febbraio mettendo così da parte il trend degli ultimi anni che ha dato vita a diverse offerte per l'apertura dei conti anche a costo zero per tutti i clienti. Gli aumenti possono toccare anche i 12 euro per il canone annuo con un aggravio anche sui conti digitali che finora erano rimasti fuori dall'ondata di aumenti. Nelle comunicazioni inviate ai clienti, come ricorda ilSole24 Ore Plus, vengono riportati "giustificati motivi" per gli aumenti che colpiranno le tasche dei correntisti.

E tra questi "motivi" ci sarebbe anche il fenomeno dei tassi negativi che vanno corrisposti per le somme a deposito presso la Bce. Sostanzialmente il principio portato avanti è il seguente: per evitare i tassi negativi sui conti correnti dei singoli clienti, diverse banche caricano sui clienti l'aumento delle spese per il mantenimento del conto. E così negli ultimi tempi, le banche, una ad una, hanno messo mano ai costi dei conti motivandoli con la vicenda dei tassi negativi. Alcuni istituti bancari hanno cercato di dare un incentivo ai clienti che spostano la propria liquidità su investimenti per scongiurare così l'aumento dei costi del conto. In questo panorama di rincari va sottolineato anche un altro aspetto: le banche negli ultimi tempi devono sostenere delle uscite per finanziare i sistemi di garanzia dei depositi per assicurarsi una pronta liquidità per i rimborsi dei clienti in caso di dissesto dell'istituto di credito. E la mossa delle banche di queste settimane al sapore di un vero e proprio ribaltamento del fronte con un riversamento dei costi di queste operazioni proprio sulle spese per i conti e sulle spese per le singole operazioni dei clienti.

Intanto in questo quadro c'è una banca, come Unicredit, che tira dritto e si prepara ad applicare i tassi negativi sui clienti con il portafoglio pieno. L'istituto però ci tiene a precisare che "per i clienti con più di un milione di euro di deposito in conto, che rappresentano meno dello 0,1% della nostra base clienti - fanno sapere da UniCredit al Sole - offriremo investimenti in fondi monetari, con obiettivi di rendimento positivi, senza commissioni. Per quanto riguarda il saldo del deposito che decidono di lasciare sul conto, per la parte eccedente il milione di euro, verranno discusse con i clienti misure ad hoc che tengano conto dei cambiamenti straordinari occorsi nel contesto macroeconomico".

Ed è in questa direzione che i diversi family banker si stanno muovendo per ridiscutere con i clienti i nuovi contratti con le nuove spese. Insomma nel complesso per i clienti delle banche sta per arrivare un Natale salato e dunque è bene controllare tutte le voci di spesa presenti negli estratti conto.

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