Aumenti in bolletta? Ecco cosa controllare

Il sito "SOStariffe.it" fornisce agli utenti dei preziosi consigli per eviate una bolletta dell'energia "gonfiata". Dall'autolettura del contatore alla verifica del proprio profilo di consumo e dei termini di prescrizione: cosa è importante controllare in una fattura

Aumenti in bolletta? Ecco cosa controllare

Dopo mesi di lockdown e chiusura delle attività produttive, fatta eccezione per quelle appartenenti alla categoria dei servizi essenziali, il Paese si trova ora a dover affrontare una pesante crisi economica, che si è andata ad aggiungere a quella sanitaria già in corso.

Per aiutare i cittadini, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha di volta in volta prorogato il blocco dei distacchi delle utenze di gas, luce e acqua dei cittadini morosi. Allo stesso tempo, il drastico calo del prezzo delle materie prime, sostanzialmente dovuto all'emergenza Coronavirus, ha portato ad una diminuzione dei prezzi nelle bollette, dal momento che petrolio e gas naturale hanno subito un importante ribasso.

Una situazione questa che avrebbe dovuto quantomeno non togliere ulteriore ossigeno alle famiglie. Il condizionale è d'obbligo, dal momento che non tutti hanno riscontrato all'apertura della bolletta una diminuzione dei costi.

Proprio per questa ragione, come riporta ilCorriere, "SOStariffe.it " ha voluto dare dei preziosi consigli agli utenti, così da aiutarli a verificare gli effettivi consumi ed a non pagare più del dovuto.

La prima cosa da fare è imparare a leggere la bolletta, un'operazione tuttaltro che semplice. Una volta presa confidenza col documento, è bene procedere con il controllo delle voci fisse, ossia il costo della materia prima impiegata dalla società fornitrice, la spesa legata al trasporto dell'energia fino al nostro domicilio, ed infine il costo della gestione del contatore, a cui poi vanno ad aggiungersi i cosiddetti oneri di sistema. Al totale devono poi essere sommati l'Iva, le accise ed il canone Rai, addebitato nella bolletta dell'energia elettrica. A questo punto è consigliabile effettuare una verifica sul proprio contatore, operazione di fondamentale importanza che può permettere di rilevare in tempo eventuali incongruenze fra quanto indicato in bolletta e quanto realmente consumato. Può accadere che calcolo del consumo di un utente venga effettuato tenendo conto delle spese dei mesi precedenti, ma in questo caso è necessario segnalare tutto all'azienda fornitrice mediante il servizio clienti, così che possa essere emessa la bolletta giusta, con tanto di restituzione della eventuale cifra aggiuntiva già sborsata.

Il portale consiglia poi di verificare che il profilo di consumo scelto al momento del contratto venga realmente applicato. In caso di errori, è possibile inoltrare un reclamo e fare richiesta di restituzione del denaro versato erroneamente. In questo caso, tuttavia, è importante inviare anche un documento che provi l'appartenza ad uno profilo di consumo specifico.

Un aumento anomalo della bolletta può anche essere riscontrato a causa di una erronea attuazione delle condizioni contrattuali (come ad esempio il rispetto o meno di una tariffa monoraria, piuttosto che una bioraria). Anche in questo caso è possibile segnalare il problema.

Altro punto da tenere in condiderazione è il termine di prescrizione.

Ogni bolletta energetica ha un tempo di prescrizione di 2 anni, passati i quali la società fornitrice non potrà più richiedere il pagamento della fattura o procedere con il blocco del servizio per morosità. In caso di bolletta con un importo ormai caduto in prescrizione, il cittadino dovrà inviare tramite raccomandata una lettera di reclamo e non procedere con il pagamento.

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