I centri italiani per l'impiegano versano nel caos, se non nel quasi totale abbandono, a causa della mancanza di personale. Una politica per il lavoro che annaspa, e che rischia di far andare in fumo i quasi 5 miliardi di euro messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Denaro che servirebbe a trovare un'occupazione ai tanti percettori del reddito di cittadinanza grillino, un problema ormai già assodato, ma anche a chi beneficia della Naspi e a coloro che si trovano in cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs).
I numeri parlano chiaro. Fino alla data dello scorso 18 maggio, le Regioni avevano assunto soltanto 3.440 professionisti, ben lontanti dagli 11.600 previsti. E adesso? Le strutture preposte alla ricerca dell'impiego, cui arriveranno 600 milioni di euro secondo Pnrr, dovranno inserire entro la fine dell'anno ben 300mila persone disoccupate nel Gol, il nuovo sistema di Garanzia di occupabilità dei lavoratori. Si tratta di una condizione indispensabile per ottenere i fondi (mancano ancora circa 3 miliardi di euro dei 5 previsti da Pnrr).
Con questo ritmo, però, appare molto difficile che i tempi vengano rispettati. I centri per l'impiego italiani faticano a lavorare: telefonate e mail vengono ignorate, appuntamenti rimandati. Manca organico.
Secondo quanto riferito da Il Messaggero, in Sicilia, dove c'è larga abbondanza di percettori di reddito di cittadinanza, il concorso utile per potenziare i centri per l'impiego è stato un flop clamoroso. Su 60mila candidati per 537 posti, solo 200 sono risultati idonei. E il resto dei posti di lavoro? Vuoti. E dire che l'obiettivo del governo era quello di arrivare ad almeno 20mila unità di personale sul territorio.
Proprio per questa ragione, molte volte il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha richiamato le Regioni per il loro ritardo nell'assumere personale nei centri per l'impiego. Ci sono dei tempi da rispettare, quelli del Pnrr. Il programma Gol necessità di circa 4,4 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con percorsi di accompagnamento al lavoro personalizzati e corsi digitali. Lo scopo è che entro il 2025 almeno 3 milioni di beneficiari facciano parte della maxi-operazione.
Dal nuovo sistema di Garanzia di occupabilità dei
lavoratori (Gol) dipende anche il mantenimento del reddito di cittadinaza, misura che, come abbiamo visto, ha presentato ampie lacune. Ben 800mila percettori del sussidio, attualmente, si trovano ancora senza lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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