Arriva l'assegno da 1600 euro: cosa fare per averlo

Bonus Covid di 1.600 per alcune categorie di lavoratori in difficoltà per la pandemia: ecco quali sono i requisiti per richiederlo e quanto manca alla scadenza

Arriva l'assegno da 1600 euro: cosa fare per averlo

Un bonus Covid del valore di 1.600 euro è in arrivo per alcune categorie di lavoratori duramente colpiti dalla pandemia: si tratta degli stagionali, gli autonomi e quelli dello spettacolo oltre al personale che lavora nel settore turistico e negli stabilimenti termali.

Bonus: a chi va ed a chi no

La data da segnare nel calendario entro la quale si potrà fare domanda all'Inps è il 30 settembre, una manciata di giorni. Questo bonus si potrà integrare ad altri contributi quali il reddito di cittadinanza, l'assegno di invalidità, l'indennità mensile di disoccupazione (Naspi) tra quelli principali; viceversa, non sarà possibile fare domanda se già si ricevono indennità come quelle erogate ai lavoratori agricoli, ai pescatori autonomi ed a quelli domestici e coloro che percepiscono il Reddito di emergenza o che lo hanno percepito durante il 2021.

Quali requisiti servono

Andando più nel dettaglio, per usufruire del bonus serve aver cessato l'attività lavorativa tra il 1° gennaio 2019 ed il 26 maggio 2021 per quelli che lavorano nel turismo ed alle terme; la Naspi deve essere cessata entro la data del 26 maggio e non si può essere lavoratori subordinati dal 27 maggio 2021 in poi. Stesso discorso per i lavoratori stagionali che appartengono a settori diversi: vale il discorso dei due anni e mezzo (2019-2021) e non si può ricevere la pensione dovuta ad un rapporto di lavoro "subordinato a tempo indeterminato, ad eccezione del rapporto di lavoro di tipo intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità", come si legge sul Messaggero. Per avere il bonus, bisognerà dimostrare di aver avuto contratti di lavoro autonomo (ma occasionale) sempre nel periodo 2019-2021 (gennaio-maggio), senza partita Iva e non essere iscritti ad altre "forme previdenziali obbligatorie".

Cosa succede a chi lavora nello spettacolo

Chi lavora nel mondo dello spettacolo dovrà avere maturato almeno 30 contributi versati al fondo previdenziale Inps dello spettacolo tra il 1° gennaio 2019 e il 26 maggio 2021, e non avere un reddito superiore a 75mila euro per il 2019: un'altra alternativa sarà quella di avere almeno sette "contributi nello stesso periodo e un reddito riferito al 2019 non superiore a 35mila euro". Anche per questa categoria di lavoratori vale quanto scritto sopra: niente pensione al 27 maggio 2021 né contratti di lavoro a tempo indeterminato. Coloro i quali, invece, fanno parte delle vendite a domicilio, bisognerà aver maturato un reddito non superiore alle 5mila euro (per l'anno 2019) e bisogna possedere una partita Iva con "iscrizione alla Gestione Separata dell’Inps alla data del 26 maggio 2021". Come per gli altri lavoratori, non si può usufruire di altre forme previdenziali né ricevere trattamenti pensionistici o rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

La domanda

Chi avrà già ricevuto l'indennizzo previsto nel Dl Sostegni percepirà le 1.600 euro senza dover compilare un'altra domanda; invece, chi non avrà ancora ricevuto l'indennità e possiede tutti i requisiti di cui sopra, avrà tempo fino alle 23.

59 del 30 settembre 2021 per compilare la domanda. Basterà collegarsi con il sito dell'Inps e seguire le istruizioni oppure si può contattare direttamente il numero dedicato gratuito da rete fissa 803 164 o lo 06 164164 da cellulare.

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