La Borsa crede a Bper-Mps ma Cimbri resta freddo

Giorgetti: "Puntiamo a una operazione industriale"

La Borsa crede a Bper-Mps ma Cimbri resta freddo
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Il mercato crede nella nascita di un nuovo polo bancario composto da Bper e Mps. Non a caso ieri le due banche hanno avuto il trend migliore in Piazza Affari con la prima che ha guadagnato il 3,9% a 5,06 euro e la seconda - dopo un stop tecnico per eccesso di volatilità - oltre il 7% per poi chiudere a +5,7% a 4,88 euro per azione. Ne ha beneficiato anche Unipol, il gruppo assicurativo guidato dal presidente Carlo Cimbri che proprio martedi, attraverso uno share swap, si è prenotato la salita nel capitale di Bper dall'attuale 19,85% a un potenziale 24,6 per cento. Una mossa che consentirebbe alla holding bolognese di diluirsi meno nel caso di un'eventuale aggregazione con il gruppo guidato dall'ad Luigi Lovaglio. Un passaggio apprezzato anche dagli analisti di Equita, che lo leggono come un messaggio di fiducia sul «potenziale di apprezzamento del titolo» e una conferma del «commitment di Unipol come azionista industriale della banca e il ruolo centrale di Bper all'interno della strategia bancassicurativa della compagnia». Quello che ha incendiato ancora di più i sentori di risiko bancario, però, sono state le parole del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, a margine della conferenza stampa che ha annunciato l'ok dell'Antitrust Ue alle nozze tra Ita Airways e Lufthansa: «Non vogliamo vendere Mps per portare a casa soldi, perchè non siamo in condizioni disperate: vogliamo fare una operazione industriale a condizioni buone per lo Stato e per l'economia di questo Paese. Si realizzerà quando ci saranno queste condizioni». Un messaggio chiaro, che indica le intenzioni del governo dopo la scadenza del periodo di lock up sulle azioni della banca toscana in cui il Tesoro ha tuttora il 26,7%: ovvero, la priorità è trovare in tutta calma un nuovo partner per Mps, senza vendere per forza le azioni sul mercato come il Mef ha già fatto negli ultimi mesi incassando oltre 1,5 miliardi in due tranche. «L'interesse dell'economia italiana è avere una pluralità di poli bancari», ha aggiunto Giorgetti.

Secondo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l'Europa non farebbe obiezioni al mantenimento in mani pubbliche di una quota fino al 20% nel capitale di Mps. Tutti segnali che vanno in una direzione, come lo è l'intenzione del Monte di riscattare il 50% della joint venture assicurativa con Axa. Completato questo passo, infatti, il matrimonio con Bper e Unipol (sebbene Cimbri resti freddo) sarebbe più agevolato.

Intanto, ieri l'assemblea dei soci di Bper, guidata dall'ad Gianni Franco Papa, ha approvato le modifiche delle politiche di remunerazione 2024 e le modifiche del Piano di incentivazione di lungo termine basato su strumenti finanziari.

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