Borsa crede alla rete unica: Tim +3%. Colao: "Vogliamo un asset forte"

La lettera d'intenti tra Cdp, Tim e i fondi sulla Rete Unica era il segnale che aspettava il mercato a cui si aggiunge l'approvazione del governo e in Borsa il titolo riconquista gli 0,29 euro (+3,15%)

Borsa crede alla rete unica: Tim +3%. Colao: "Vogliamo un asset forte"

La lettera d'intenti tra Cdp, Tim e i fondi sulla Rete Unica era il segnale che aspettava il mercato a cui si aggiunge l'approvazione del governo e in Borsa il titolo riconquista gli 0,29 euro (+3,15%). «È il primo passo di un piano coraggioso per Tim, la più grande azienda di telecomunicazioni italiana» spiega l'ad Pietro Labriola (in foto) ai dipendenti.

Il manager il 7 luglio, al Capital Market Day, potrà dare più profondità al piano industriale di cui a marzo aveva tracciato i contorni. Con la firma del memorandum «diventa più concreto il progetto illustrato dal piano industriale» relativo al superamento dell'integrazione verticale e alla focalizzazione di Tim su tutti i servizi di telecomunicazione per i segmenti delle famiglie e delle pmi, sullo sviluppo del mobile e la definitiva affermazione come il player di riferimento nel segmento dei grandi clienti e della Pa. Labriola e Dario Scannapieco, ad di Cdp, hanno convinto anche il ministro Vittorio Colao, inizialmente scettico.

L'operazione che Cdp sta progettando con Tim va peraltro nella direzione voluta dal governo. «Abbiamo sempre detto che avevamo come obiettivo una rete forte che sostenga tutto il Paese, anche le aree meno connesse» sottolinea Colao e «vedo che c'è il bisogno di un'infrastruttura potente e forte nel Paese per poter arrivare dappertutto, questa infrastruttura non può essere nelle mani di un solo operatore, deve essere ovviamente al servizio di tutti».

Il 31 ottobre è la dead line che si sono dati i partner per arrivare ad accordi vincolanti, ora i nodi da sciogliere sono prezzo e governance.

«La cessione in toto è preferibile alla cessione della maggioranza», commenta Equita e Intermonte assegna alla rete unica un valore di circa 25 miliardi. Bestinver valuta invece NetCo 16,6 miliardi e ServCo 15,1 miliardi.

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