
L'introduzione di nuovi dazi da parte degli Usa e le tensioni geopolitiche rendono sempre più necessario tutelare i propri risparmi. In un contesto economico volatile - con le principali Borse sconvolte da questo nuovo assetto - banche e case d'investimento hanno già «rivoluzionato» le proprie politiche per reagire alla situazione. Precisando che il must per chi investe al fine di incrementare e proteggere il patrimonio è sempre diversificare, ecco una selezione di consigli per orientarsi tra le asset class.
AZIONI
Le Borse mondiali stanno soffrendo l'impatto dei dazi e delle aspettative di fondamentale recessione delle economie occidentali. I settori ciclici, come industria, banche e beni di consumo non essenziali, risultano tra i più esposti. Ubs consiglia un «posizionamento difensivo, puntando su asset di qualità e settori resilienti come la sanità e i consumi di base». Alimentari, farmaceutici e utility mostrano storicamente una maggiore stabilità. Le aziende con dividendi robusti tendono a difendere meglio le valutazioni. Anche Mfs ha sottolineato la necessità di concentrarsi su aziende solide, meno sensibili ai cicli economici. Discorso diverso per il lusso. Secondo Gam, visto che i dazi potrebbero non incidere sui prezzi finali, ma sui margini delle società (orientate a riassorbire parzialmente l'incremento dei prezzi import), è preferibile puntare sui titoli caratterizzati da una clientela fidelizzata e non eccessivamente esposti agli Usa come Hermès, Rolex e Ferrari.
OBBLIGAZIONI
In tempi incerti i bond sovrani tornano al centro dell'attenzione come strumenti di stabilità. I Btp decennali offrono un rendimento intorno al 3,75%, attrattivo per chi adotta un'ottica di lungo termine. I Bund tedeschi, considerati un porto sicuro, offrono un rendimento del 2,58%. Secondo Deutsche Bank, «un eventuale taglio dei tassi da parte della Fed (anche se non è detto che Powell ceda alle presioni di Trump; ndr) potrebbe creare un contesto favorevole per i bond a lunga scadenza». Mfs suggerisce, infine, una «selezione rigorosa degli emittenti» in quanto l'incremento della volatilità potrebbe incidere sugli spread.
FONDI
I comparti esposti alla tecnologia e al mercato Usa hanno sofferto perdite significative nelle ultime sedute, mentre quelli obbligazionari si sono mostrati più resilienti. Tuttavia, con rendimenti ancora bassi, anche questi strumenti vanno valutati con attenzione. Candriam punta su «fondi tematici e sostenibili», sempre mantenendo la protezione del capitale al centro della strategia. La diversificazione, sia settoriale che geografica, resta l'arma più efficace per contenere la volatilità.
CAMBI E CRIPTOVALUTE
Nonostante le attese di rafforzamento, il dollaro si è svalutato del 6% circa sull'euro da inizio anno. L'incertezza macroeconomica, secondo gli analisti, rende meno rischioso puntare sulle tradizionali valute rifugio come franco svizzero e yen. Per Mfs anche l'euro potrebbe rivalutarsi se la Bce proseguisse con l'attuale politica monetaria. CoinShares suggerisce anche di puntare sul Bitcoin in quanto «un eventuale indebolimento del dollaro potrebbe sostenerlo ulteriormente data la loro storica correlazione inversa». Il fatto che nelle ultime due sedute abbia ceduto solo il 2,3% lo conferma.
ORO
Si conferma il bene rifugio per eccellenza e, secondo alcuni analisti, potrebbe
raggiungere i 3.300 dollari l'oncia (anche se nel caos generale venerdì ha perso il 2%). Data la forte domanda di oro fisico e i rischi connessi alla sua custodia in casa, un'alternativa liquida è rappresentata dagli Etf in oro.
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