Le Borse bocciano Obama

Le Borse Ue a picco, il malessere di Wall Street e i dubbi di Fitch e Moody's bocciano la riconferma di Obama. A innescare le vendite sono i timori per il fiscal cliff

La Borsa del Vecchio Continente tornano a perdere. E, ancora una volta, è Piazza Affari torna a essere la maglia nera d’Eurozona. Pesanti ribassi anche su Wall Street con il Dow che arriva a perdere il 2,5% dopo la vittoria di Barack Obama alle presidenziali. A innescare le vendite sono i timori per il fiscal cliff, il complesso di aumenti di tasse e di tagli alla spesa che entrerà in vigore negli Stati Uniti dal prossimo gennaio se il Congresso non dovesse raggiungere un accordo.

A far precipitare la situazione sui mercati mondiali è stata una serie di fattori che ha riportato una forte incertezza sulla ripresa economica dell'Occidente. Se da una parte l’agenzia di rating Fitch ha invitato Obama a muoversi in modo efficace per evitare il fiscal cliff, che minaccia seriamente la ripresa economica degli Stati Uniti, dall'altra gli investitori sono stati innervositi dalle dichiarazioni del presidente della Bce Mario Draghi che si è dimostrato fortemente negativo sul futuro economico dell’Eurozona. I dati macro europei, presentati in mattinata dagli economisti di Bruxelles, ha lanciato l'allarme sulla produzione industriale tedesca, che in settembre è crollata dell’1,8% dopo aver brucitao lo 0,4% ad agosto. Il calo di Wall Street ha trascinato a fondo le principale piazze finanziarie del Vecchio Continente che, questa mattina, avevano avviato le contrattazioni in rialzo dopo la vittoria di Obama sul repubblicato Mitt Romney. Un'euforia che è durata poche ore tanto che a fine mattinata i guadagni erano azzerati.

A soffrire maggiormente è Milano. Piazza Affari ha chiuso con il Ftse Mib in rosso del 2,49% e l’All Share che lascia sul terreno il 2,33%. Segni negativi anche sulle altre piazze: a Parigi il Cac ha perso l'1,99%, a Francoforte il Dax l'1,96% e a Londra l'Ftse l'1,58%. "Gli operatori - spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig Markets Italy - hanno accolto nel peggiore dei modi la conferma di Obama, con la peggior performance dell’ultimo anno". Piazza Affari spera di assistere, già nelle prossime sedute, a una correzione (anche se i cali dovrebbero essere più contenuti). A lanciare un netto avvertimento è stata la stessa Moody’s che ha voluto subito mettere in guardia gli Stati Uniti: se non stabilizzeranno il debito perderanno il proprio rating. Ad ogni modo Moody's deciderà sul rating americano dopo le negoziazioni sul fiscal cliff - la prima sfida che Obama si troverà ad affrontare.

"Un downgrade - mette in evidenza Moody’s - non ci sarà immediatamente dopo il fiscal cliff, in caso di mancanza di un accordo in Congresso per non far scattare i tagli automatici alla spesa e un aumento delle tasse che riguarderà il 90% delle famiglie americane". Tutto dipenderà dalla velocità del calo del debito: se le trattative per stabilizzarlo non andassero a buon fine il rating degli Stati Uniti potrebbe essere ridotto a "AA1".

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