La produzione delle nostre industrie è calata rispetto a luglio 2017 dell'1,3%, un dato negativo che non si registrava da giugno 2016 e l'Istat avverte che il calo è dovuto al progressivo diminuire degli acquisti delle famiglie
L'industria italiana sta calando e ciò non fa ben sperare, soprattutto perché in questo periodo gli esperti hanno dichiarato che c'è un sintomatico arresto dell'economia generale. Il brusco calo registrato dall'Istat dipenderebbe da un progressivo calo degli acquisti delle famiglie che avrebbe rallentato la produzione industriale.
La stessa Istat in una nota dice che:"La variazione dell'indice corretto per gli effetti di calendario diviene negativa per la prima volta da giugno 2016". Rispetto a giugno l'indice destagionizzato è sceso dell'1,8% mentre se si va a tracciare una media del trimestre maggio-luglio viene comunque registrata una flessione dello 0,2%. Sono tutti i comparti industriali a far registrare il segno negativo mentre l'indice resta positivo per l'attività estrattiva che registra un aumento del 2,8%, la fabbricazione di apparecchiature elettroniche e non che registrano un +1,8% e la fabbricazione di macchinari con un +1,3%.
L'associazione dei consumatori non vede postivamente questo dato dicendo, attraverso il portavoce Massimiliano Dona (Unione Nazionale Consumatori):"Di male in peggio: il Paese arretra". La denuncia dell'associazione è che le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese:"Preoccupante il crollo dei beni di consumo, specie di quelli durevoli che sprofondano del 4,8% in un solo mese e del 7,2% su base annua.
Un chiaro indicatore della difficoltà delle famiglie ad arrivare alla fine del mese".Si spera in un'inversione di tendenza nonostante il rallentamento non sia una situazione solamente italiana ma possa essere esteso a livello generale in tutta Europa.
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