Il bonus da 80 euro potrebbe cambiare forma e trasformarsi in detrazione, portando con sè un deciso alleggerimento della pressione fiscale. Il Tesoro, a quanto si apprende, sarebbe pronto alla modifica da inserire in legge di stabilità. Ad oggi i 10 miliardi di costo sono infatti classificati come prestazione sociale, una modalità che non fa scendere il peso del fisco e fa invece aumentare la spesa pubblica. Il cambiamento presupporrebbe però una minima proporzionalità (si parla di pochi euro) del bonus in base al reddito.
Il principio di proporzionalità della tassazione prevede inevitabilmente degli scatti a seconda del reddito, che quindi porterebbero il bonus a non essere più indistintamente uguale per tutti i lavoratori coinvolti (10 milioni), ma a variare di pochi euro, da 79 a 81 per esempio. La trasformazione in sgravio avrebbe un effetto evidente sulla misura della pressione fiscale. L’Istat continua infatti a classificare il bonus come prestazione sociale e a non considerarlo ai fini del calcolo del peso del fisco rispetto al Pil. Per il Tesoro invece la statistica della pressione fiscale andrebbe fatta prendendo in considerazione anche gli 80 euro, nati proprio come "bonus Irpef".
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