Carige, la Cassazione annulla condanna a Berneschi per truffa

La Corte di Cassazione ha annullato la condanna a Giovanni Berneschi, ex presidente di Banca Carige, a 8 anni e 7 mesi di carcere per truffa. Il processo andrà spostato da Genova a Milano. Lui: "Chiederò il risarcimento"

Carige, la Cassazione annulla condanna a Berneschi per truffa

Il processo a Giovanni Berneschi - l'ex padre-padrone di Banca Carige condannato in secondo grado a 8 anni e 7 mesi per truffa - si deve rifare a Milano. Ha scosso Genova e tutto il mondo bancario italiano la decisione con cui la Corte di Cassazione ha annullato la condanna all'ex presidente del più importante istituto di credito ligure. Berneschi, insieme ad altri manager di Carige, è accusato di avere truffato la banca genovese con una serie di compravendite immobiliari, le cui plusvalenze farlocche - scaricate sull’istituto di credito - sarebbero state riciclate in affari all’estero.

I giudici avevano accolto le tesi dei pm, al punto da aumentare la pena di 5 mesi tra primo e secondo grado. Fino all'ultima, clamorosa decisione degli Ermellini che hanno fatto proprie le istanze dei legali degli imputati. Fin dall'inizio, gli avvocati sostenevano come il presunto riciclaggio fosse stato commesso a Milano e non a Genova, sollevando una questione di competenza territoriale: per gli avvocati e i loro assistiti, infatti, non doveva essere la Procura del capoluogo ligure a celebrare il processo, ma quella milanese. Tesi accolta evdentemente dai giudici della Corte di Cassazione.

Dunque, il processo sulla maxi truffa da 22 milioni di euro ai danni del ramo assicurativo Carige Vita Nuova da parte di Berneschi e gli altri manager viene spostato nel capoluogo lombardo. I reati contestati a vario titolo includono l'associazione a delinquere finalizzata alla truffa, il riciclaggio e il falso. Reati che "scadono" nel 2023: ciò significa che la prescrizione è dietro l'angolo. "Abbiamo sempre confidato in un esito del genere - ha spiegato mercoledì sera Romano Raimondo, legale di uno degli imputati insieme al collega Paolo Costa - perché le nostre richieste d’incompetenza territoriale erano ponderate".

Durissimo il commento di Berneschi al Secolo XIX: "Avevo nove milioni di correntisti, adesso la gente mi insulta e mi sputa per strada. Come mi sento? Ho un grande sonno, un sonno che avevo perso improvvisamente, a partire dal 2014. Sono stanco e ho una grande voglia di dormire".

E ha aggiunto: "C’è ancora un procedimento a Milano da affrontare, ma una cosa posso dirla subito: chiederò milioni di euro di risarcimento alla giustizia per quello che ho passato con la mia famiglia, per tutta la sofferenza che abbiamo sopportato".

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