Sconto sulla benzina, bollette a rate: cosa c'è nel dl anti rincari

In Consiglio dei Ministri è stata discussa la bozza del nuovo decreto legge con le misure sul caro bollette, il taglio dei carburanti e i sostegni per famiglie, imprese e profughi: ecco cosa è stato deciso

Sconto sulla benzina, bollette a rate: cosa c'è nel dl anti rincari

Aiuti per famiglie, imprese e accoglienza dei profughi: è di 35 articoli la bozza del decreto (leggi e scarica il documento) per contrastare "gli effetti economici e umanitari per contrastare la crisi ucraina". Tra le misure rientrano i tanto attesi interventi sulle bollette: dalle rateizzazioni al bonus sociale, le novità su elettricità e gas, i nuovi bonus, come avverrà l'accoglienza ai profughi e il sostegno su agricoltura e pesca. E, ovviamente, le misure sul caro carburanti.

Il taglio sui carburanti

È previsra una riduzione temporanea delle aliquote di accisa sui carburanti e ricorso all'extragettito per affrontare il caro energia. Secondo la bozza del provvedimento, per 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, le aliquote di accisa saranno ridotte: per la benzina si passerà a 643,24 euro per mille litri rispetto agli attuali 728,40 euro per mille litri); per oli da gas o gasolio usato come carburante a 532,24 euro per mille litri da 617,40 con un taglio di 8,5 cent; per Gpl usati come carburante a 182,61 euro per mille chilogrammi da 267,77 per mille chilogrammi con un taglio, quindi di 8,5 cent al litro. Con questa misura, la riduzione dei prezzi al consumo maggiore, pari a circa 10 centesimi. Per l'anno in corso, l'importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l'acquisto di carburanti, nel limite di 200 euro per lavoratore, "non concorre alla formazione del reddito".

Pagamenti in 24 rate

Per contenere gli effetti economici negativi derivanti dall'aumento dei prezzi delle forniture energetiche, le imprese con sede in Italia, i clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia "la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro", riporta la bozza del decreto legge energia, all'articolo "Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici". Per sostenere le esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas, la Sace potrà rilasciare le proprie garanzie in favore di banche e istituzioni finanziarie entro un limite massimo di impegni pari a 9 miliardi di euro.

La novità sui crediti d'imposta

Arrivano i crediti d'imposta destinati alle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale come previsto dalla bozza del decreto legge energia. "Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kw", diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica "è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l'acquisto della componente energia, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta", la cui somma è ancora da definire. Il bonus per l'acquisto di gas naturale è previsto per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale ed è riconosciuto "a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l'acquisto" del prodotto.

La misura contro le speculazioni

Una delle novità assoluta è rappresentata dal Garante per la sorveglianza dei prezzi che vigilierà contro le speculazioni: multe da 500 a 5mila euro per le imprese se non risponderanno al Garante "sulle motivazioni che hanno determinato le variazioni di prezzo". La misura prevede anche che, per le attività istruttorie, di analisi, valutazione e di elaborazione dei dati oltre al supporto al Garante per la sorveglianza dei prezzi sarà istituita, presso il Ministero dello sviluppo economico, una "Unità di missione" ad hoc.

Cosa succede con i profughi

Nella bozza del decreto legge sono previsti sostegni a Regioni, enti, associazioni e Terzo settore per l'accoglienza complessiva di 75mila profughi ucraini. Nello specifico, 60mila unità saranno per l'assistenza di profughi che abbiano trovato autonoma sistemazione, altri 15mila sono per "ulteriori forme di accoglienza diffusa" che saranno attuate "mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, i Centri di servizio per il volontariato, gli enti e le associazioni e gli enti religiosi civilmente riconosciuti". Altri contributi riguardano l'assistenza sanitaria delle Regioni per 100mila rifugiati.

Nuovi bonus

Arrivano due novità: il ferrobonus e marebonus, per un totale di 38,5 milioni di euro per il 2022. La misura è contenuta nella bozza del decreto legge energia. In particolare, per il settore marittimo sono previsti 19,5 milioni di euro mentre gli altri 19 milioni andranno al trasporto ferroviario intermodale. Non è un bonus ma aumentano i fondi per la cassa integrazione per le imprese che nel 2022 si troveranno a fronteggiare "situazioni di particolare difficoltà economica": la bozza del decreto mette a disposizione 150 milioni per concedere altre settimane di Cig in deroga a chi non può più ricorrere "ai trattamenti ordinari di integrazione salariale": le settimane di Cassa in deroga andranno utilizzate entro il 31 dicembre 2022. Superati i 150 milioni, l'Inps non accoglierà più le domande.

Il sostegno su agricoltura e pesca

Non solo carburanti, ovviamente, ma anche 195 milioni di euro a sostegno di agricoltura e pesca. Li ha stanziati la bozza del decreto per fronteggiare l'impatto della crisi in Ucraina, che prevede fra l'altro un contributo, sotto forma di credito d'imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l'acquisto del carburante utilizzato per l'esercizio dell'attività agricola e della pesca nel primo trimestre del 2022.

Una misura che comporterà oneri per 140,1 milioni di euro per quest'ann: altri 20 milioni di euro sono destinati alla rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari, operazioni che, si legge nella bozza, possono essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). Viene rifinanziato con altri 35 milioni di euro il fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura.

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