Generali diventa ufficialmente il primo socio di Cattolica Assicurazioni con il 24,46% e ottiene tre rappresentanti cooptati in cda. Ieri il Leone ha staccato il primo assegno da 300 milioni attraverso cui, come previsto dagli accordi siglati a giugno, ha sottoscritto un aumento di capitale riservato da 54 milioni di titoli (acquistati a 5,55 euro l'uno).
Contestualmente sono entrati nel cda di Cattolica Stefano Gentili, Roberto Lancellotti, Elena Vasco, al posto di Pierantonio Riello, Carlo Napoleoni e Chiara de' Stefani. L'annuncio è stato dato a mercato chiuso, ma le indiscrezioni sulla definizione dell'accordo hanno trainato i titoli al rialzo: Cattolica ha terminato la seduta a 4,49 euro (+2,5%), Generali a 12,06 euro (+0,9%).
In Piazza Affari già si specula sul futuro, ci si chiede se prima o poi Generali deciderà di acquisire integralmente la compagnia veronese dopo averla messa al sicuro. Per ora si tratta solo di ipotesi in attesa di verificare come la partnership tra i due gruppi assicurativi entrerà nel vivo.
Con Cattolica, il big assicurativo triestino guidato da Philippe Donnet rafforza la sua presa sul territorio in quattro direttrici: un accordo nell'ambito della riassicurazione; la gestione da parte di Generali Am di parte del portafoglio investimenti di Cattolica; l'estensione ai clienti della compagnia veronese della piattaforma da Generali Jeniot per lo sviluppo del business telematico e dei servizi di Generali Welion in ambito sanitario.
«Siamo soddisfatti di aver posto in sicurezza Cattolica Assicurazioni e di proseguire il nostro cammino con un'azienda leader a livello internazionale», ha detto il presidente Paolo Bedoni. Il passo di ieri, tuttavia, è solo il primo in questa direzione. A breve, infatti, sarà lanciata una seconda ricapitalizzazione da 200 milioni aperta a tutti gli azionisti di Cattolica, Generali compresa. Il completamento dell'operazione dovrebbe portare la compagnia veronese al pieno adempimento della richiesta di rafforzamento patrimoniale avanzata la scorsa primavera dall'Ivass. Il prossimo aprile è poi fissata la trasformazione di Cattolica Assicurazioni da società cooperativa in Spa. La metamorfosi, condizione prevista dagli accordi di partnership con il Leone, è stata approvata dall'assemblea degli azionisti di Cattolica di fine luglio e ha comportato il diritto di recesso per i soci dissenzienti con un valore di liquidazione pari al 5,47 euro per azione. Diritto poi esercitato dall'11,64% del capitale. I titoli provenienti dall'esercizio di recesso saranno offerti in opzione agli azionisti di Cattolica da lunedì fino al 26 novembre, tuttavia in Piazza Affari si possono acquistare al 20% circa in meno.
Qualora i soci non mettessero mano al portafoglio il costo del recesso per Cattolica sarebbe di 111 milioni (84 milioni se Generali decide di acquistare pro quota). Generali infatti è in attesa di una risposta di Consob sull'esenzione dall'obbligo di lancio di Opa su Cattolica fino al raggiungimento del 30% del capitale votante della compagnia veneta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.