Rafforzare le potenzialità del settore agricolo cercando la sintesi perfetta tra tre tipi di sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. È questa la chiave per rinnovare e innovare l'intera filiera dell'agricoltura italiana. Per farlo sono necessari investimenti programmati, figli di oliate alleanze tra attori pubblici e privati, ma anche tanta visione e coraggio, senza poi dimenticare l'imprescindibile regia delle istituzioni. Ebbene, Confagricoltura e JTI Italia (Japan Tobacco International) hanno dato vita a un binomio capace di promuovere l'intero settore con azioni concrete, a cominciare dai tanti progetti volti a sostenere l'agricoltura sociale.
L'importanza dell'agricoltura sociale
E proprio di agricoltura sociale si è parlato a Roma, lo scorso 16 novembre presso Palazzo della Valle, in occasione della cerimonia di premiazione del bando Agro-social: Seminiamo Valore, nato proprio dalla collaborazione in tandem di Confagricoltura e JTI Italia. Ideato con l'obiettivo di selezionare, premiare e supportare le iniziative di agricoltura sociale, quest'anno il bando è diventato fruibile in tutto il territorio italiano. A seguito della pandemia, il suddetto bando è stato dedicato, in particolare, alle tre categorie che hanno subito le maggiori difficoltà e che sono al centro della strategia nazionale del PNRR: le imprese femminili, le aree interne e il meridione d’Italia. Ciascun progetto vincitore si è aggiudicato un premio di 40.000 euro per il finanziamento della propria idea imprenditoriale di agricoltura sociale.
"Hasta l’Huevo!" di San Vito dei Normanni (Brindisi), "R.Accogliere" di Rocca Massima (Latina) e "PRO J.O.B. (Just One Bike)" di Roma, che coinvolge una pluralità di soggetti in regioni diverse: sono loro le tre realtà che si sono aggiudicate il premio di 120.000 euro messo in palio nella seconda edizione del bando. La cerimonia ha visto la partecipazione di una platea prestigiosa. Sono infatti intervenuti il ministro per le Disabilità, Erika Stefani; il presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Gianpaolo Vallardi; il vicecapo di Gabinetto del Mipaaf, Giuseppe Urbano. Presenti anche il consigliere politico del ministro Carfagna, on. Paolo Russo e l’on. Maria Spena.
Alla ricerca della sostenibilità integrata
La chiave per proseguire su questa strada si chiama sostenibilità integrata, e consiste nella stretta collaborazione tra imprese, cittadini e istituzioni, in modo tale da creare un ciclo virtuoso. Da questo punto di vista, si può capire quanto sia fondamentale pianificare gli investimenti sul lungo periodo, senza i quali difficilmente sarebbe possibile migliorare il lavoro sul territorio. Investimenti, è doveroso sottolinearlo, che riguardano tanto la tecnologia - e quindi gli strumenti usati nel lavoro agricolo - quanto sulle modalità di esecuzione dello stesso. Il fine ultimo è quello di puntare su pratiche capaci di ridurre sempre di più l'impatto ambientale sulla produzione.
"Puntiamo da sempre sulla capacità dell'agricoltura di unire persone, processi sociali, culturali e produttivi, valorizzando il territorio. Questo concorso che abbiamo fortemente voluto incoraggia e sostiene proposte concrete di impresa, in grado di coniugare la sostenibilità con la solidarietà", ha affermato Sandro Gambuzza, vicepresidente di Confagricoltura. "Incoraggiare lo sviluppo di attività, che attraverso l’agricoltura favoriscano l’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti fragili, significa anche realizzare sui territori centri di aggregazione e welfare, promuovendo nuovi modelli di sviluppo per le comunità rurali", ha aggiunto lo stesso Gambuzza.
"Sostegno alle comunità, all'agricoltura e all'inclusione sono da sempre una priorità per la nostra azienda. Siamo orgogliosi di scendere in campo ancora una volta al fianco di Confagricoltura per questa seconda edizione di Agro-Social: Seminiamo Valore, un’iniziativa che coniuga al meglio sostenibilità ambientale, sociale ed economica, punti cruciali della strategia di JTI in Italia e nel mondo. Al giorno d'oggi la sostenibilità integrale non è più soltanto un miraggio, ma una prospettiva da raggiungere attraverso un intenso dialogo tra tutti gli attori in gioco. Solo insieme possiamo trovare le migliori soluzioni, a partire dal giusto equilibrio che consenta di sviluppare una visione di lungo periodo per ripensare i modelli produttivi e di consumo del futuro", ha invece dichiarato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia.
I tre vincitori
"Hasta l’Huevo!" di Xfarm si è aggiudicata il premio "Sviluppo per il Sud". Si tratta di un progetto di rete tra l’azienda agro-ecologica, la cooperativa sociale "Qualcosa di Diverso", "180 Amici Puglia" Onlus e "Arci Brindisi". L'obiettivo, duplice, è di costituire una filiera intersettoriale per la valorizzazione delle uova di alta qualità da galline allevate all'aperto e per il reinserimento lavorativo di migranti e persone con percorsi psichiatrici. L'iniziativa si sviluppa all'interno di un’azienda agricola di 50 ettari, su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi.
Il premio per il "Rilancio delle aree interne" è andato a "R.Accogliere". Un progetto di collaborazione tra varie realtà del territorio dei Monti Lepini. La società semplice agricola "Talea", le aziende agricole "Fabio Tora" e "La Lucciola", la Cooperativa Sociale "Il Quadrifoglio" e l'associazione di promozione sociale "Farm to Fork" a Rocca Massima, in provincia di Latina, si sono unite per costruire, attraverso la formazione di migranti, un capitale umano di risorse esperte e qualificate da integrare nelle aziende agricole locali. L'obiettivo è creare un centro di aggregazione permanente, che favorisca lo scambio culturale, la crescita personale e lo sviluppo locale.
Ha infine vinto il "Premio per impresa Donna" l’iniziativa "PRO J.O.B. (Just One Bike)", che ha lo scopo di valorizzare i prodotti delle fattorie sociali e delle aziende agricole laziali e dell'Italia centrale, creando nuovi posti di lavoro. Utilizzando biciclette adattate allo street food, sostenibili dal punto di vista economico ed ecologico, i soggetti vulnerabili, principalmente donne, potranno intraprendere un'attività di somministrazione e vendita diretta di prodotti in cooperazione con fattorie sociali della regione Lazio e dell'Italia centrale e con il coinvolgimento di soggetti del terzo settore.
"Il mondo della disabilità è una risorsa per la ripresa del Paese è un mondo pieno di energia che va considerato come un'opportunità per ripensare, e non solo rilanciare, l’Italia. L'agricoltura ha un ruolo fondamentale nella cultura dell’inclusione.
Le disabilità sono molteplici e il settore primario dà lavoro rendendo i più fragili parte attiva della società, questi progetti premiati oggi ne sono la migliore conferma", ha concluso il Ministro per le disabilità Erika Stefani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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