La riforma del catasto prevista dalla legge delega potrebbe avere conseguenze importanti sul calcolo dell’Isee, e di conseguenza sull’accesso a bonus e agevolazioni fiscali. L’Isee, infatti, fotografa la situazione economica delle famiglie riferita a 24 mesi (due anni solari) precedenti, tenendo in considerazione redditi e patrimoni di ogni membro del nucleo familiare.
Per patrimoni si intendono sia quelli mobiliari che quelli immobiliari, e infatti tra i documenti da presentare per la predisposizione dell’Isee ci sono i certificati catastali, insieme agli atti notarili di compravendita o le successioni: serve tutto ciò che riguarda le case di proprietà. In base al valore Isee, la famiglia ha accesso a una serie di prestazioni agevolate e bonus (dal reddito di cittadinanza, per esempio, allo sconto automatico sulle bollette, passando per l’importo dell’assegno unico per i figli a carico). Come cambia l’Isee con la riforma del catasto? La revisione delle rendite catastali potrebbe far salire il valore Isee, col rischio di non poter più accedere a quei bonus previsti per le famiglie in difficoltà economica.
A stabilire il perimetro della riforma del catasto è l’articolo 6 della legge delega sulla riforma fiscale. Entro cinque anni bisognerà individuare e classare immobili non censiti o mal censiti, terreni edificabili ma accatastati come agricoli ed edifici abusivi.
Inoltre, è previsto un meccanismo di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e delle rendite catastali, in modo che i dati siano aggiornati e coerenti col mercato di riferimento, e comunque non superiori al di sopra del valore di mercato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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